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Senigallia, Partecipazione Rifondazione su commissioni consiliari, sanità e altro

"Il Comune ha bisogno di partecipazione, trasparenza e controllo"

Aula Consiliare del Comune di Senigallia

Pensiamo che il Comune di Senigallia, al pari tutte le altre istituzioni, abbia bisogno di partecipazione, trasparenza e controllo. Per questo motivo, riteniamo che a due anni dal voto non sia più tollerabile il fatto che il potere deliberativo e quello esecutivo risiedano nelle stesse mani degli stessi partiti, della stessa maggioranza. Quindi, non è più rinviabile l’assegnazione degli incarichi di presidenza e vicepresidenza delle commissioni consiliari anche all’opposizione, in sintonia con gli equilibri politici stabiliti dal voto popolare.

La concentrazione della guida del governo e degli organi istituzionali a vantaggio delle medesime forze è contraria al pluralismo e al miglior funzionamento della democrazia.

Per sostenere partecipazione, trasparenza e controllo, abbiamo già proposto (e il Consiglio ha approvato) il libero accesso dei consiglieri all’archivio elettronico del Comune, così come abbiamo più volte proposto l’istituzione di una commissione dedicata in modo specifico alla sanità senigalliese, delle cui vicende la comunità cittadina dovrebbe riappropriarsi per uscire da una posizione di passiva attesa (ma in questo caso il Consiglio non ha approvato e non ha colto l’utilità e la lungimiranza di tale nuovo organo).

Allo stesso modo, pensiamo che la presidenza della VI Commissione, che occupandosi di bilancio funge da organo di controllo del complesso degli atti dell’amministrazione, spetti per i motivi sopra esposti all’opposizione e, in tale contesto, ci dichiariamo disponibili ad assumere quella eventuale responsabilità.

Di seguito riportiamo la lettera inviata al Presidente del Consiglio e ai Capigruppo.

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AI CAPIGRUPPO CONSILIARI

OGGETTO: Assetto istituzionale delle Commissioni Consiliari.

Gentili Signori,

a due anni dall’elezione del Consiglio Comunale ancora non è stato raggiunto un accordo tra i Gruppi tale da consentire che gli assetti istituzionali delle Commissioni siano rispondenti ai testi e allo spirito dello Statuto e del Regolamento, nonché agli equilibri politici sanciti dall’espressione elettorale dei cittadini.

Infatti, se da un lato è ovvio che il Governo della città spetti alla maggioranza che ha vinto le elezioni, dall’altro lato è parimenti ovvio che l’istituzione “Consiglio Comunale” non debba essere di diritto in mano a questa o quella forza politica o maggioranza, ma essere espressione diretta dei cittadini e dei loro orientamenti.

In democrazia non esiste criterio migliore, non è prevista altra sovranità se quella elettorale. Pertanto, per quanto ci riguarda, la distribuzione delle presidenze e le vicepresidenze delle Commissioni devono essere assegnate ai diversi gruppi consiliari con criterio proporzionale al responso delle urne, essendo foriera di degrado della democrazia la simultanea presenza dei poteri deliberativo ed esecutivo nelle stesse mani.

Riguardo a ciò, siamo già in grande ritardo e l’esclusiva assegnazione delle Presidenze ad esponenti dei gruppi di maggioranza (all’inizio di questo mandato, tale attribuzione venne considerata transitoria in attesa di un accordo che, non essendo mai stato raggiunto, impedisce di fatto l’elezione dei Vicepresidenti) si sta configurando come un atto di prepotenza, una sorta di “dittatura della maggioranza”.

E’ sufficiente dare uno sguardo di massima alla composizione del Consiglio in seguito alla elezioni (e al premio di maggioranza), per verificare che siamo 18 a 12 ovvero 3 a 2 e avere un riferimento di diritto per l’assegnazione delle 6 presidenze e le 6 vicepresidenze delle 6 Commissioni Consiliari Permanenti, per le quali sarebbe rispondente a quanto sopra l’orientarsi verso una distribuzione di 4 alla maggioranza e 2 alla minoranza (all’inverso per le vicepresidenze), avendo cura di rappresentare al massimo i diversi gruppi consiliari in tale assetto.

Quindi, nel contesto del confronto che a fasi alterne si svolge su questi problemi, abbiamo voluto farvi conoscere la nostra posizione e sottolineare che – negli ordinamenti democratici – all’opposizione viene attribuita la responsabilità degli organi di controllo e garanzia e che in un consiglio comunale nessuna commissione è più idonea allo scopo di quella con competenze in materia di Finanze e Patrimonio, per la presidenza della quale dichiariamo la nostra disponibilità.

Senigallia, 26 marzo 2012.

da Paolo Battisti, Roberto Mancini (Partecipazione) e Luigi Rebecchini (Rifondazione Comunista)

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