Un’operazione meticolosa e incisiva per le famiglie quella applicata dalla Giunta Olivetti in sede di bilancio preventivo che, rispetto alla manovra del governo precedente, riesce a ritoccare al ribasso l’Irpef dopo che era stata portata al massimo della sua estensione dal governo che l’ha preceduta.

I numeri smentiscono le polemiche e mettono a nudo le contraddizioni dell’opposizione. Con il bilancio di previsione discusso oggi, la Giunta Olivetti dimostra nei fatti che è possibile alleggerire la pressione fiscale sui cittadini anche in uno dei periodi economicamente più difficili della storia recente: pandemia, alluvione del 2022, aumento dei costi per l’Ente. Tutto ciò che la precedente amministrazione di centrosinistra non dovette affrontare, ma che non le impedì comunque di aumentare le tasse fino al massimo consentito.

Si affida dunque ai numeri il Sindaco Olivetti nella presentazione del bilancio di previsione, discusso nella seduta di martedì 30 dicembre. Con dati incontrovertibili e la comparazione con la manovra applicata dal centrosinistra ma a condizioni economiche diametralmente differenti senza il peso della stagnazione economica provocata dal Covid e le misure emergenziali applicate per fare fronte ai danni provocati dall’alluvione del 2022.

“La nostra Amministrazione, perseguendo il programma elettorale che era stato premiato nel 2020 dal voto dei cittadini – spiega il Sindaco Olivetti – è riuscita a diminuire per tutti i cittadini l’addizionale Irpef dallo 0,8 allo 0,78 e nel contempo ad aumentare il livello delle fasce di esenzione del pagamento dell’addizionale portandola dagli attuali 13mila euro di reddito annuo a 15mila euro”.

Un bilancio in salute, lo ha definito il Sindaco “che ha combattuto in modo vigoroso l’evasione fiscale, rientrando di 10 milioni di euro in tre anni, sfido chiunque nel dire che questa operazione non abbia dimostrato coraggio nel perseguire una politica che non è simpatica”. Il tutto in un quadro non proprio confortante. “Quando siamo arrivati – ha spiegato ancora nel suo intervento – questo Comune era in disavanzo, sostanze economiche che abbiamo dovuto pagare per rimettere a posto tutti i conti”.

La manovra trova caposaldo anche nella rimodulazione della Tari (tassa rifiuti) per le fasce economicamente più deboli: il 30 aprile scorso, infatti, è stato previsto uno sconto del 90% per le famiglie con un Isee inferiore ai 7.780,00 euro; uno sconto del 50% per le famiglie con un Isee fino a 15.563,00 euro; una riduzione del 30% per le famiglie con un Isee fino a 19.454,00 euro ed un abbassamento del 5% per le famiglie con un Isee fino ad 27.236,00 euro.

“Sono quattro anni – ha sottolineato – che non la aumentiamo e che la finanziamo con il milione di avanzo di amministrazione. Ora, nelle fasce più deboli queste percentuali vengono quasi azzerate o ridotte moltissimo. Senza contare che un 10% in più di ribasso è stato previsto anche per quelle famiglie che hanno un disabile a carico”.

I ridimensionamenti dei carichi tributari sono stati resi possibili dalla ricognizione delle somme inevase da parte di alcuni cittadini lavorando con metodo e pervicacia che hanno portato al risultato ottenuto. E proprio perché la risultanza di questa operazione è incontrovertibile che le considerazioni del capogruppo di minoranza Romano “sono prive di qualsivoglia fondamento”, afferma lapidario il Sindaco Olivetti.

Se come ha dichiarato lo stesso Romano, “queste due azioni, Irpef e Tari, sono strumentali, sarebbe onesto che lo stesso spiegasse il motivo che lo portò a dare il suo consenso all’aumento in quota massima dell’Irpef dichiarandosi al contempo favorevole alla riduzione – ad 11mila euro – della soglia di reddito sotto la quale si poteva chiedere l’esenzione”. E sempre di coerenza e fermezza il Sindaco Olivetti parla a proposito delle azioni messe in atto in favore degli alluvionati. “Sarebbe bene – ha concluso il Sindaco – che Romano contestualizzasse la sua richiesta di misure in favore degli alluvionati quando a suo tempo non votò a favore di quelle individuate da questa Amministrazione proprio a sostegno di chi aveva subito ingenti danni. Noi, grazie al nostro Presidente del Consiglio, abbiamo avuto 52milioni di euro”.

La stoccata è arrivata anche a proposito di Lavori pubblici. “I nostri bilanci, oggi siamo al sesto, parlano chiaro. Abbiamo sostenuto 100 milioni di euro di spesa in cinque anni che comparati ai 22 milioni di euro, di cui 2 milioni e mezzo per la bellissima piazza del Duca, improntati dal centrosinistra rendono la dimensione dello sforzo fatto”.

Il Sindaco Olivetti ha poi replicato in tema di Servizi sociali e aiuti alle famiglie. “Solo il contributo agli affitti conta 200mila euro di investimento – ha affermato con decisione, mentre il centrosinistra ne destinava appena 10mila”.

Nella visione di lungo periodo, Olivetti ha anche fotografato il cambiamento commerciale della città. “Purtroppo Senigallia non ha una realtà industriale particolarmente forte perché negli anni passati si è cercato di spingere fuori le grandi imprese. Ecco allora – ha specificato – che il turismo è la vera leva economica di questo territorio e impegnarsi negli eventi e dunque nella promozione del territorio è stato l’investimento vincente per fare rimbalzare il nome di Senigallia nel territorio nazionale e internazionale soprattutto dopo l’alluvione”. Il primo cittadino ha anche aggiornato la valutazione con il dato che indica diverse richieste di inserimento da parte di aziende locali nella Zes (zona economica speciale) al punto che l’impegno porterà a una riorganizzazione di alcuni uffici comunali.

In chiusura, il Sindaco ha anche annunciato che lunedì 29 dicembre è stato depositato il progetto di finanza per la realizzazione di una nuova piscina nella zona nord di Senigallia.