“Impianti sportivi Senigallia, sembra tutto risolto…e invece…”
"Cosa aveva fatto il Comune? Nulla, al solito. E intanto si è persa una piscina e servizi, ma a Pizzi non sembra interessare"

A leggere i giornali sembra tutto risolto!
E’ il solito atteggiamento paternalistico a cui la destra ci ha abituato a diversi livelli.
Il Comune ha deciso di rescindere il contratto, ha atteso con pazienza che il gestore si ravvedesse ma ora, in vista del voto, la pazienza è finita e la giunta ha usato il pugno di ferro contro un nemico della città.
Il complesso delle Saline torna al Comune che lo gestirà direttamente con sollievo generale di tutta la città e gaudium magnum degli utenti.
Fin qui la narrazione mainstream di Pizzi e Olivetti che hanno una caratteristica comune, sembrano delle sfingi. Qualunque critica gli piovi addosso, non ha alcun effetto sul loro modo di affrontare le questioni: voce bassa, postura da impresari di pompe funebri, riferimenti costanti a chi c’era prima.
Ma la storia, siamo convinti, non finisce qui. Prima di questo colpo di teatro cosa aveva fatto il Comune di Senigallia per ovviare ai problemi della piscina delle Saline?
Nulla!
Anzi no, ha ristretto le corsie della piscina del Molinello, infilando una quantità di persone insostenibile in una struttura già provata da anni di mancata manutenzione (magari a cavallo del voto cambieranno due docce e diranno che era un intervento atteso da anni).
Saline chiusa da un anno con voci su una carenza strutturale che imponeva demolizione e ricostruzione della piscina, tanto che l’assessore Pizzi aveva già individuato un’area per farne una nuova (ipotesi abbandonata prima di aver finito di leggere l’articolo)
Nel frattempo il nemico additato da tutti come unico responsabile del degrado degli impianti è stata la famigerata UISP ed il suo referente Massimo Tesei, personaggio non certo empatico, ma che tenga in scacco un’intera città con il suo sguardo truce ci sembra davvero eccessivo.
Si poteva agire prima?
Chi ha alimentato le voci che la piscina delle Saline non era riparabile, anche utilizzando, come proposto, l’avanzo di amministrazione?
Come si difenderà l’amministrazione comunale dal prevedibile ricorso del gestore e quanto, questa cosa, inciderà sulla fruibilità delle strutture?
Questa vicenda non ha ancora un vincitore. Da fuori il consiglio comunale però si avverte chiaramente che vengono lasciati fuori gli interessi dei cittadini
E i cittadini di Senigallia, al momento e da oltre un anno, hanno sicuramente perso. Hanno perso una piscina, hanno perso in qualità della vita, hanno perso in servizi. E tuttora non sembra che a Pizzi e compagnia questa cosa interessi più di tanto.


























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