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“Gravissimo il silenzio della Regione Marche su quanto subito da Silvia Severini”

"A prescindere dal colore politico, esiste un dovere morale e istituzionale di riconoscere e sostenere chi ha messo a rischio la propria incolumità per difendere i diritti umani"

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Sciopero per Gaza del 22 settembre 2025 - Corteo ad Ancona
Silvia Severini, cittadina di Ancona e attivista della missione Global Sumud Flotilla, è rientrata in Italia dopo oltre un mese trascorso a bordo della flottiglia che ha tentato di rompere l’assedio imposto da Israele alla Striscia di Gaza, con l’obiettivo di aprire un corridoio umanitario e denunciare il genocidio in corso contro la popolazione palestinese.
 

La missione, di chiaro carattere umanitario e pacifista, si è conclusa con il sequestro illegale in acque internazionali delle imbarcazioni da parte delle autorità israeliane e dei partecipanti: Silvia è stata detenuta per due giorni nelle carceri israeliane, sottoposta a vessazioni e violenze psicologiche. Dopo essere finalmente tornata in Italia, nella tarda notte di sabato 4 ottobre, in queste ultime ore, nessuna istituzione del territorio – né il Sindaco di Ancona, né il Prefetto, né tantomeno il Presidente della Regione Marche – ha ritenuto opportuno esprimere pubblicamente solidarietà o vicinanza a Silvia.
 
Questo silenzio istituzionale è grave, e non può essere ignorato. A prescindere dal colore politico delle amministrazioni locali o regionali, riteniamo che esista un dovere morale e istituzionale di riconoscere e sostenere chi ha messo a rischio la propria incolumità per difendere i diritti umani, la giustizia e la dignità dei popoli.
Il silenzio delle istituzioni non è solo un vuoto di parole: è assenza di umanità, è complicità passiva di fronte a un genocidio. In un momento in cui il mondo intero è testimone di un genocidio in diretta streaming h24 perpetrato da Israele, con la complicità dei governi occidentali, ai danni del popolo palestinese, ci aspetteremmo invece la forza politica e umana di chi sa schierarsi dalla parte della vita, della legalità internazionale e della giustizia.
 
Silvia Severini ha agito in nome della solidarietà, della pace e della coscienza civile. La sua esperienza e testimonianza meritano ascolto, rispetto e visibilità. Chiediamo che le istituzioni regionali e locali rompano il silenzio e si esprimano con chiarezza: da che parte stanno?
Il Coordinamento Marche per la Palestina invita cittadine e cittadini marchigiani, associazioni, realtà sociali e collettivi a far sentire la propria voce e a costruire insieme una risposta collettiva all’indifferenza e all’ingiustizia.
La solidarietà non si arresta. Il silenzio uccide.
 
 
Coordinamento Marche per la Palestina
 
Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Sabato 11 ottobre, 2025 
alle ore 3:00
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Commenti
Ci sono 2 commenti
barbara51 2025-10-11 22:30:34
Ha tentato di forzare un blocco navale LEGALE di uno stato in guerra, ossia ha compiuto un atto di guerra.
Ha tentato di forzarlo in direzione di Gaza, dove NON CI SONO PORTI, ossia dove era materialmente impossibile approdare, ossia ha compiuto un atto assolutamente demenziale.
Sarebbe bello se avesse potuto documentare tutte queste vessazioni e violenze psicologiche che sta raccontando, peccato che non abbia potuto farlo perché tutti i flottillari prima di essere (LEGALMENTE!) arrestati hanno provveduto a buttare in acqua i cellulari (e qualcuno ha idea di che cosa rappresentino per l'ambiente 500 cellulari buttati in acqua?). E adesso pretenderebbe anche la solidarietà? Adesso dovrebbero addirittura muoversi le istituzioni?!
Quanto all'oscena parola genocidio - addirittura "un genocidio in diretta streaming h24" - di cui riempite le vostre sporche bocche, avrei una domanda:
Gli ebrei d’Europa hanno subito un genocidio, gli armeni hanno subito un genocidio, i cambogiani hanno subito un genocidio, i tutsi hanno subito un genocidio, gli abitanti di Gaza stanno subendo un genocidio.
Gli ebrei d’Europa prima del genocidio erano 12 milioni, dopo il genocidio erano 6 milioni. Gli armeni prima erano tre milioni, dopo uno e mezzo. I cambogiani prima erano quattro milioni e mezzo, dopo erano tre. I tutsi prima erano un milione e mezzo, tre mesi dopo mezzo milione. Gli abitanti di Gaza in due anni di genocidio in diretta streaming h24 sono aumentati di oltre 100.000 unità. Anzi, se vogliamo dirla tutta, si parla di genocidio del popolo palestinese fin dalla nascita di Israele. Ora, nel 1948 i palestinesi erano un milione e duecentomila; oggi, dopo 77 anni di ininterrotto genocidio, secondo fonti palestinesi, sono 15,2 milioni. La domanda è: qualcuno me la spiega? Poi ne avrei anche un'altra: e il 7 ottobre? I massacri le torture le decapitazioni gli smembramenti gli stupri, uomini donne vecchi bambini neonati bruciati vivi, QUESTI SÌ IN DIRETTA STREAMING dal momento che si sono ripresi con la bodycam o col cellulare mentre lo facevano, tutto questo dove è finito? I rapiti tenuti in ostaggio in condizioni disumane, torturati, stuprati, ridotti a scheletri ambulanti per la fame mentre loro - i genocidati in diretta streaming h24 - si facevano riprendere mentre si rimpinzavano alla faccia degli ebrei moribondi, li avete cancellati?
https://youtu.be/M5HRUrv1B-M
E le migliaia di missili? Gli attentati? Le promesse che ci saranno altri 7 ottobre ancora e ancora e ancora fino a quando Israele non sarà distrutto e gli ebrei sterminati fino all'ultimo? Che cosa mi dite di tutto questo?
barbara51 2025-10-12 20:24:27
POST SCRIPTUM: approfitto questo spazio per segnalare un appello rivolto a tutti gli amanti della pace e della giustizia, intitolato "NON POSSIAMO RESTARE IN SILENZIO":
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVuKDyOeRdydf-v3vuesW6RTt-q9AcTJef9t4OlrCGu_g13A/viewform
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