” Il Rettore continua a non assumere una posizione chiara di condanna delle azioni di Israele e del genocidio”
"Chiediamo all'Ateno schierarsi: condannare Israele, fare pressione sulla CRUI, sul ministero e sul governo italiano per un boicottaggio"

Nella seduta di luglio il Senato Accademico dell’Università Politecnica delle Marche ha deliberato la sospensione degli accordi quadro con le istituzioni israeliane e l’impegno a non avviare ulteriori collaborazioni con enti pubblici o privati. Un passo significativo nel percorso verso il boicottaggio accademico.
La decisione prevede anche l’intitolazione di un’aula della Facoltà di Medicina e Chirurgia al dottor Mansour Nasr, medico palestinese laureato all’UNIVPM e ucciso a Gaza nel 2023, oltre all’attivazione di borse di studio e programmi di mobilità per studenti, dottorandi e docenti palestinesi. Un’iniziativa importante, che rischia però di restare inefficace senza la garanzia di corridoi umanitari.
Il risultato arriva dopo mesi di mobilitazione collettiva: dal lavoro del Consiglio Studentesco e dei rappresentanti di studenti e PTA negli organi accademici, alla raccolta di oltre milleseicento firme, lettere, azioni di sensibilizzazione, flash mob, fino alle mobilitazioni delle ultime settimane. Un percorso di lotta e rappresentanza che aveva già portato lo scorso anno alla cessazione del memorandum con la Ariel University.
Nonostante la portata della scelta e gli impegni presi nell’organo, la delibera, tuttavia, è stata resa pubblica con due mesi di ritardo e solo tramite i social, senza comunicati ufficiali né un reale coinvolgimento della stampa. Un silenzio che riduce l’impatto e il valore di una decisione che avrebbe meritato la massima visibilità.
Come Gulliver Sinistra Universitaria – UDU Ancona, ribadiamo che questo non è un punto di arrivo né una vittoria. Il Rettore continua a non assumere una posizione chiara e inequivocabile, oggi più che mai necessaria, di condanna delle azioni di Israele e del genocidio in corso in Palestina.
Chiediamo all’Ateno di rompere il silenzio e schierarsi: condannare Israele, fare pressione sulla CRUI, sul ministero e sul governo italiano per un boicottaggio militare, economico, finanziario e istituzionale e pretendere la cessazione della vendita di armi e di ogni forma di sostegno politico.
A più di un anno dall’assemblea permanente lo ribadiamo con forza: noi non vogliamo essere complici. Not in our name.
Gulliver Sinistra Universitaria Ancona


























Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!