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Nomi dei bimbi uccisi e sciopero per Gaza: a Senigallia gesti potenti, di speranza e fiducia

Due le iniziative: domenica indignazione e protesta contro ogni forma di violenza, lunedì per gridare pace e libertà per Palestina

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Enrico Pergolesi - Candidato Consigliere Regionale - Elezioni Regionali Marche 2025
Sciopero per Gaza: manifestazioni per la pace in piazza Saffi

Leggere nomi, un gesto semplice, alla portata di tutti … eppure domenica 21 settembre per Senigallia ha rappresentato un gesto assai potente, commovente, sacro.

Oltre 4000 bimbi, palestinesi ed israeliani, con età da pochi mesi a 4 anni, bimbi uccisi in Medio Oriente dalla violenza delle armi, dalla brutalità del blocco di cibo e di farmaci. Bimbi rimasti sotto le macerie, bimbi sepolti nelle fosse comuni, senza un nome, un segno che possa ricordare il loro doloroso passaggio sulla Terra. Pronunciare ogni singolo nome ha simbolicamente ridato vita a quel bambino, al suo pianto disperato, al suo desiderio di futuro, al suo sogno di libertà, al suo diritto a essere ricordato. Pronunciare ogni singolo nome e precisarne l’età è stato un gesto di indignazione e di protesta contro ogni forma di violenza, contro ogni arma distruttiva, contro ogni scelta di ingiustizia.

Vescovo Manenti durate iniziativa per la pace ai Giardini CatalaniSu iniziativa di Azione Cattolica, scout Agesci, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Rete per la Pace subito, Scuola di Pace, tutto è avvenuto durante un caldo pomeriggio di fine estate, in un’area verde del nostro centro tra il verde del prato e alberi frondosi, tra chi passeggiava, chi si girava dall’altra parte, chi si è fermato distratto oppure ha chiesto cosa avvenisse sul piccolo palco, tra chi ha versato lacrime e chi ha suonato delicate melodie. Tutto ciò è una grande metafora! Lo sterminio di un popolo, partendo proprio dai più piccoli di quel popolo, sta avvenendo sotto i nostri occhi, ora attenti, ora distratti, ora indifferenti, ora preoccupati. Lo sterminio entra nelle nostre case dai molteplici schermi, tutti accomunati dalle stesse immagini, dalle stesse informazioni, tutti colpiti dalle stesse urla e dall’assordante rumore delle pentole vessillo di fame e di morte. Da che parte stiamo? Da che parte sta la nostra città, la nostra Italia, la nostra Europa?

Sciopero per Gaza: manifestazioni per la pace in piazza SaffiSciopero per Gaza: manifestazioni per la pace in piazza Saffi

E nella mattinata di lunedì 22, dopo il silenzio della notte, la nostra città ha visto, a ridosso del verde dei giardini Catalani, riunirsi giovani, insegnanti, genitori, bambini… una affollata manifestazione in occasione dello sciopero per Gaza; tutti in cerchio intorno alla grande bandiera multicolore per gridare pace e libertà per la Palestina e per affermare il riconoscimento dello Stato palestinese. Nessuno aveva previsto la combinazione degli eventi, ma per chi li ha vissuti entrambi, questa coincidenza ha un profondo valore, è un segno di speranza, di fiducia. È come se l’eco di quei nomi avesse risuonato lungo le strade di Senigallia e risvegliato cuori appesantiti. E quando le piazze si riempiono di giovani la speranza prende forma, perché solo loro possono dare voce e gambe alla pace.

da Rete per la Pace Subito Senigallia

Commenti
Solo un commento
barbara51 2025-09-23 01:21:01
Due domande.
1. Se in gioco sono palestinesi e israeliani, bambini palestinesi e bambini israeliani, perché poi appena vi distraete solo un attimo vi scappa regolarmente di parlare sempre e solo di UN popolo, pace per la Palestina, libertà per la Palestina? I missili sui civili israeliani vi vanno bene? Gli attentati sui civili israeliani vi vanno bene? Le stragi genocide sugli israeliani vi vanno bene?
2. Se il punto è la Palestina, la Palestina libera, la fine dell’occupazione (che a Gaza da oltre 18 anni non c’era più), lo stato di Palestina, perché durante la strage non gridavano Palestina libera bensì Allahu akhbar? Perché le masse palestinesi che alla conclusione della mattanza di ebrei il 7 ottobre festeggiavano selvaggiamente per tutte le strade di Gaza non gridavano Palestina libera bensì Allahu akhbar?
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