Jennifer Ruggeri (classe 2003) ha conquistato il suo primo titolo professionistico superando in finale Samira De Stefano nella tredicesima edizione del torneo internazionale femminile ITF del Tc Triestino, dotato di un montepremi di 30.000 dollari.

 

Una finale emozionante e spettacolare durata oltre due ore, conclusa con il punteggio di 6-4, 2-6, 6-4 dopo un ultimo game thrilling in cui la marchigiana ha salvato quattro palle break e un match point prima di chiudere l’incontro.

 

Il match ha avuto tre fasi distinte: nel primo set, dopo un avvio equilibrato, De Stefano ha conquistato il break sul 3-2 ma ha subito perso il servizio, cedendo poi definitivamente il parziale 6-4. La pioggia ha costretto a spostare l’incontro dal campo centrale a quello coperto, dove la lombarda ha dominato il secondo set vincendo 6-2. Nel terzo e decisivo parziale, dopo diversi scambi di break, Ruggeri ha servito per il match sul 5-4, vivendo momenti di grande tensione prima del successo finale.

Dopo la premiazione, presieduta dal presidente del Tc Triestino Bruno Zvech insieme al vicepresidente della FITP regionale Piero Tononi e ad Alfredo Ghira, patron della manifestazione, abbiamo intervistato la neo campionessa.

La finale è stata davvero emozionante. Nel game decisivo hai salvato ben 4 palle break e un match point prima di chiudere. Cosa ti passava per la testa in quei momenti cruciali?

“La finale è stata davvero emozionante: ero piena di adrenalina. L’ultimo game, quello decisivo, è stato mentalmente molto duro. In quei momenti di tensione è difficile mantenere la mente lucida, e inconsapevolmente speri che l’altra commetta un errore gratuito. Ma la verità è che proprio in quei frangenti devi restare lucido, trovare il coraggio e prenderti dei rischi. È quello che ho fatto, e per fortuna è andata bene.”

 

Come hai vissuto l’intero percorso di questo torneo ITF? C’è stato un momento o un match particolare che ti ha fatto capire di poter arrivare fino in fondo?

“Sono arrivata a Trieste con l’obiettivo di giocare il maggior numero possibile di partite, proprio come nei tornei precedenti. Era già successo più volte che arrivassi in fondo a un torneo, sfiorando la vittoria… ma credo che la vera differenza, soprattutto questa settimana, sia stata la fiducia. La forza mentale che mi sono imposta fin dall’inizio è stata decisiva: ci ho creduto davvero tanto, e questo titolo l’ho voluto con tutta me stessa.”

Questo è il tuo primo titolo professionistico. Quanto è importante questo traguardo per la tua carriera e quali sono ora i tuoi prossimi obiettivi?

“Questo è il mio primo titolo, e oltre a darmi tanta forza e fiducia, è un traguardo che mi rende davvero orgogliosa. Orgogliosa dei sacrifici fatti, del lavoro quotidiano che porto avanti insieme al mio team non solo in campo, ma soprattutto fuori, perché arrivavo da un periodo difficile. Uscirne più forte di prima è ciò che mi rende più felice di tutto. Voglio dedicare questa vittoria a mio papà, che purtroppo è venuto a mancare l’anno scorso. Sono sicura che sarebbe stato fiero di me. Era il mio fan numero uno, ci credeva forse anche più di me.”

Vuoi ringraziare qualcuno in particolare per questo successo? Come sta andando il lavoro con l’MTA di Jesi?

“Ci tengo a ringraziare di cuore il mio team: Alice, Massi e Paolo, i miei allenatori; Caterina e Riccardo, i miei preparatori; e tutte le persone dell’MTA Pro Team di Jesi che mi hanno supportata e aiutata a raggiungere questo traguardo. Un grazie speciale va a mia mamma, Jadet, che ha un ruolo fondamentale in questo mio percorso: senza di lei, forse tutto questo non sarebbe stato possibile. Adesso mi godo il momento, ma già da domani la testa sarà sui prossimi impegni e tornei. Voglio continuare a giocare il più possibile… e diciamo che meno mi vedono al circolo, meglio è, significa che sto andando bene!”