L’ingegner Mauro Rognoli sul nuovo Ufficio turistico di Senigallia
"Come è possibile che l’amministrazione comunale di Senigallia è disattenta ed inefficiente al rispetto delle norme?"

Immaginiamo un turista tedesco su una sedia a rotelle che arrivi alla stazione ferroviaria di Senigallia con il nuovo treno OBB. Il treno si ferma al primo binario sceso dal treno, essendo la prima volta ospite a Senigallia, si avvierà verso il nuovo ufficio turistico, da poco completato nella ristrutturazione, per assumere informazioni sulla città e magari sul territorio regionale.
Da fuori la stazione per raggiungere l’ ufficio turistico il turista dovrà passare sul marciapiede che costeggia la recinzione della stazione.
In alternativa potrebbe passare davanti il piazzale adibito a parcheggio, ma questo non è praticabile perché delimitato da un cordolo di cemento sporgente dall’asfalto.
Supponiamo poi che il turista, dopo avere attraversato la strada sprovvista di adeguata segnaletica pedonale stradale con la compiacenza di qualche automobilista, che alla vista della sedia a rotelle abbia il buon cuore di fermarsi per lasciarlo passare, riesca ad arrivare in qualche modo davanti la porta di accesso all’ufficio dello IAT (informazioni ed accoglienza turistica).
A questo punto le traversie dovrebbe essere terminate. Non è così, ora viene il bello.
Infatti prima dell’ingresso il selciato è sconnesso ed in pessime condizioni.
All’ingresso dell’ufficio, al piano terra dell’edificio con i lavori di ristrutturazione appena realizzati ed inaugurati vi è, alla base del portone di ingresso dello IAT, una scalino esterno di circa 10 cm a salire e subito dopo circa la profondità di 80 cm uno scalino interno a scendere di almeno 20 cm entrambi insuperabili per un portatore di handicap su sedia a rotelle.
La presenza di questi ostacoli, oltre ad inibire l’accesso ai disabili è potenzialmente pericoloso per tutte le persone perché ci si trova ad aprire la porta d’ingresso dell’ufficio pubblico dovendo fare primo uno scalino a salire e subito dopo uno a scendere di 20 cm è questo non è proprio una cosa normale, tanto che dall’inaugurazione della nuova sede della IAT, pare che già vi siano state due o tre cadute che hanno giustificato il posizionamento del nastro bianco/nero a segnale di avvertimento di attenzione.
Alla fine di questo reale racconto la domanda che sorge spontanea se è possibile che nel 2025 non si è ancora in grado di fare rispettare, “la Legge n. 13 /89” con il Decreto Ministeriale 236/1989, la principale normativa italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il superamento degli ostacoli per le persone con diverse abilità.
Un’altra domanda nasce spontanea come è possibile che l’amministrazione comunale di Senigallia sempre attenta ed efficiente al controllo delle pratiche urbanistiche, presentate dai privati cittadini, per l’osservanza dell’applicazione della legge 13/89 all’ottenimento delle concessioni e/o autorizzazioni sui beni immobili è disattenta ed inefficiente al rispetto delle norme quando riguardano beni pubblici.
P.S. Se per disgrazia poi il treno dovesse fermarsi al binario 2 o 3 occorrerà far intervenire la Protezione Civile per far uscire il nostro turista sulla carrozzina dalla stazione. Ma su questo il Comune non c’entra.
da: ing. Mauro Rognoli






























Ci accorgiamo solo ora anche Senigallia non è accessibile da persone a ridotta mobilità??
Credo che questo come altri, siano solo pretestuosi, e politicizzati. Segnali la questione ad un Consigliere Comunale, e faccia in modo di fare una interrogazione, non stampa spiccia. Aiutiamo invece che chiacchierare e basta.
Anche io sono Ing. e spero ci siano delle motivazioni rispetto all'assenza di rampe. Ma francamente porre la questione in questo modo è soltanto pretestuoso.
Arrivederci.
Saluti.
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