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Alla scoperta della Camera Gialla e non solo

Grande successo a Senigallia delle iniziative della Fondazione Rosellini durante "Ventimilarighesottoimari in giallo"

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Camera Gialla della Fondazione Rosellini per la letteratura popolare

Grande successo per le iniziative promosse dalla Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare in occasione di “Ventimilarighesottoimari in giallo”, il Festival del noir e del giallo civile che ogni anno anima Senigallia nella seconda metà di agosto.

Nei giorni di giovedì 21, venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 agosto, un pubblico numeroso ha partecipato alle visite guidate alla Camera Gialla, condotte da Tosca Cantarini e Marco Pettinari, bibliotecari e collaboratori della Fondazione. Una serie di appuntamenti speciali che hanno offerto l’opportunità di scoprire un luogo unico, custode di alcuni dei primissimi volumi del Giallo Mondadori, pubblicati tra il 1929 e il 1941.

Si tratta di testi rari e preziosi che raccontano le origini del genere in Italia, quando il termine “giallo” – mutuato dal colore della copertina – cominciò a sostituire la parola “poliziesco”. Una storia affascinante e strettamente intrecciata con le vicende del Paese: nel 1941, infatti, il regime fascista pose un divieto alla pubblicazione dei romanzi gialli, giudicati diseducativi e inadatti a rappresentare il modello di società che si intendeva trasmettere. Le copie già stampate furono sequestrate e solo nel dopoguerra la collana tornò a nuova vita, aprendo la strada a un successo editoriale che continua ancora oggi.

La visita alla Camera Gialla è stata anche l’occasione per parlare della nascita del Giallo Mondadori, di illustratori come Abbey, Giorgio Tabet e Carlo Jacono, e di scrittori italiani quali Augusto De Angelis e Alessandro Varaldo, autore de “Il sette bello”, il primo romanzo giallo italiano pubblicato nella collana nel 1931.

Accanto alle visite guidate, la Fondazione Rosellini ha proposto ulteriori attività educative e coinvolgenti, ideate e coordinate da Alberto Di Capua, anch’egli attivo collaboratore della Fondazione, che hanno riscosso grande partecipazione. Tra queste, il gioco a squadre dei “Detective Urbani”, in cui genitori e ragazzi hanno vestito i panni degli investigatori alla scoperta del patrimonio storico, artistico e architettonico della città. Dotati di mappe ed elenchi di indizi, i partecipanti hanno percorso circa un chilometro e mezzo nel centro di Senigallia, fotografando i dettagli nascosti da ritrovare. Alla conclusione del percorso, hanno presentato i risultati all’ispettore capo, ricevendo una foto ricordo sulla celebre sedia di Sherlock Holmes nella Camera Gialla e alcuni fumetti d’epoca.

Non meno avvincente l’attività intitolata “Il mistero del libro proibito”, pensata per gli appassionati del genere, che sono stati invitati a mettere in campo creatività e intuito investigativo per elaborare le basi di un inedito caso giallo. Un’esperienza che ha permesso ai partecipanti non solo di approfondire la conoscenza della letteratura poliziesca, ma anche di diventare essi stessi autori di un embrionale racconto corale.

Con queste iniziative, realizzate grazie al contributo della BCC di Pergola e Corinaldo, la Fondazione Rosellini ha confermato il proprio impegno nel diffondere la cultura del giallo e nel trasformare il patrimonio letterario in occasione di conoscenza, gioco e partecipazione collettiva.

Da Fondazione Rosellini per la letteratura popolare

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