Cristiano De Andrè emoziona nel ricordo del padre Fabrizio
Tanto pubblico, oltre 2 ore mezza di classici riarrangiati e il grido "Palestina libera" - FOTO

Due ore e mezza di musica praticamente senza interruzioni, se non quella finale prima del classico bis, un continuo omaggio all’illustre genitore, anche ricordando le difficoltà che in gioventù si sono palesate davanti al paragone con un padre così grande.
Il concerto di Cristiano De Andrè, 62 anni, figlio del grande Fabrizio scomparso a 59 nel 1999, ha aperto alla grande il Flame Festival al Porto Antico di Ancona martedì 29 luglio, davanti a un pubblico molto numeroso.
Cristiano ha interpretato le canzoni del padre con nuovi arrangiamenti che hanno dato ulteriore valore a capolavori come “Bocca di rosa”, “La canzone di Marinella”, “Rimini”, “Andrea” e che hanno coinvolto un pubblico dove non sono mancati i giovani.
De Andrè ha chiesto anche un minuto di raccoglimento per le vittime di Gaza, rispettato in maniera partecipata dal pubblico, chiedendo libertà per la Palestina e definendo senza mezzi termini genocidio quello compiuto da Israele.


























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