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Mecarelli e il sogno Wimbledon

Lo jesino ha giocato sui mitici campi in erba

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Il giovane tennista jesino Michele Mecarelli racconta la sua prima esperienza sui celebri prati londinesi di Wimbledon e traccia un bilancio della stagione Slam Junior.
 

Mecarelli, come è stata la sua prima esperienza a Wimbledon Junior dopo Australian Open e Roland Garros?
«L’esperienza a Wimbledon è stata bellissima. L’adattamento ai campi in erba è stato invece un po’ complicato: i primi giorni facevo fatica, ma pian piano sono riuscito ad allenarmi e a giocare un buon tennis anche su questa superficie. Entrare dentro Wimbledon è stato stupendo. Vedere da vicino campioni come Djokovic e Sinner allenarsi sui campi accanto è stato incredibile Dopo aver giocato sul cemento in Australia e sulla terra rossa a Parigi, l’erba rappresentava per me l’ultima sfida. I rimbalzi sono completamente diversi, più bassi e imprevedibili rispetto alle altre superfici».
Qual è stato l’aspetto più difficile nel prepararsi?
«Ho la fortuna da due anni di allenarmi alla Galimberti Tennis Academy, che ringrazio per aver messo a disposizione un campo in erba, mi ha permesso di capire come giocarvi e mi ha avvantaggiato molto nella preparazione di Wimbledon. L’erba richiede movimenti diversi, bisogna stare più bassi, il servizio diventa ancora più importante. Inoltre ho anche avuto l’onore di allenarmi con Luciano Darderi, un’esperienza molto formativa per me».
Come valuta il percorso nei tre Slam Junior del 2024-2025? 
«A livello di risultati poteva andare sicuramente meglio, ma sono comunque contento di aver fatto queste esperienze e di aver giocato i tre Slam Junior. Ogni torneo mi ha insegnato qualcosa di diverso: in Australia l’importanza della preparazione fisica per reggere il caldo, a Parigi la pazienza sulla terra battuta, a Wimbledon l’adattamento rapido. Forse proprio Wimbledon, per la sua unicità e tradizione, è quello che mi ha colpito di più emotivamente».
Come vede il resto della stagione dopo questa esperienza a Wimbledon? 
«La stagione va avanti e spero di continuare a migliorare e a crescere, che è l’obiettivo primario. Ora ho un bagaglio di esperienza molto più ricco: aver giocato tutti e tre gli Slam mi dà maggiore consapevolezza dei miei mezzi. L’obiettivo è continuare nel circuito ITF Junior, ma anche iniziare a guardare verso qualche torneo ATP, magari partendo dai Future. So che la strada è ancora lunga, ma questi tre Slam mi hanno fatto capire che il livello del tennis mondiale è altissimo. Essere di Jesi e arrivare a giocare Wimbledon mi fa capire che con impegno e sacrificio si possono raggiungere traguardi che sembravano impossibili.
Andrea Pongetti
Pubblicato Venerdì 25 luglio, 2025 
alle ore 11:01
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