Battisti (M5S): “Olivetti senza i 5 Stelle avrebbe fatto la muffa!”
"Sul PNRR Lega e FDI astenuti su votazioni importanti. Fosse stato per i partiti che lo sostengono, Olivetti ora non festeggerebbe"

Il PNRR (piano nazionale ripresa e resilienza) è stato approvato dal governo Conte II (quello con il PD) nel gennaio 2021 come piano per l’utilizzo dei fondi europei destinati alla ripresa post-pandemia. Quindi Olivetti deve dire un solo grazie ai 5 Stelle se ha avuto i soldi per sistemare le scuole.
Se la mamma del PNRR è la Commissione europea, nel caso dell’Italia il papà è stato Giuseppe Conte, da premier, che arrivò ad un vertice europeo con alle spalle una nazione flagellata, più e prima degli altri, dal maledetto virus del secolo.
Grazie a Giuseppe Conte all’Italia fu destinata la maggior parte dei fondi, 191 miliardi da ricevere in tranche, previa approvazione e controllo in itinere della Commissione europea. Per essere precisi, 69 miliardi sono a fondo perduto e il resto prestiti da restituire in circa venti anni, tempo molto lungo.
Ai 191 miliardi, già di per sé corposa, si devono aggiungere anche i 30,6 miliardi del piano complementare, stanziati dal governo lo scorso anno con un apposito decreto legge, ed anche i circa 14 miliardi di euro che l’Italia otterrà nell’ambito del programma di “Assistenza alla ripresa per la coesione ed i territori d’Europa”.
Il Pnrr, redatto seguendo le linee guida emanate dalla Commissione europea, prevede progetti di investimento organizzati in sei missioni:
– 1: digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo (circa 41 miliardi);
– 2: rivoluzione verde e transizione ecologica (circa 60 miliardi);
– 3: infrastrutture per una mobilità sostenibile (circa 25 miliardi);
– 4: istruzione e ricerca (circa 31 miliardi);
– 5: coesione e inclusione (circa 20 miliardi);
– 6: salute (circa 15 miliardi).
Il PNRR è il piano Marshall europeo per rimuovere le macerie materiali e immateriali lasciate dalla pandemia da Covid, un mega salvadanaio basato a Bruxelles, finanziato con Eurobond, al quale i singoli Stati hanno potuto attingere preparando un progetto dettagliato di richieste e lavori, concentrato su temi come la transizione ecologica e digitale, la salute, la resilienza e la coesione sociale.
Nelle 5 votazioni più importanti nel Parlamento Italiano e quello Europeo che hanno riguardato il PNRR, i partiti di destra, Lega e Fratelli d’Italia, si sono astenuti. In tre occasioni la Lega ha espresso voto favorevole, mentre in altre due si è astenuta. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, il partito di Meloni ha espresso voto favorevole in una votazione riguardanti il Pnrr, mentre in altre quattro votazioni si è astenuta.
Quindi se fosse stato per i partiti che lo sostengono, Olivetti ora non avrebbe niente da festeggiare. La sua Amministrazione si è contraddistinta per il nulla politico e programmatico. E, se non fossero arrivati i soldi del PNRR, lui e i suoi Assessori avrebbero fatto la muffa per 5 anni!
Paolo Battisti (Movimento 5 Stelle Senigallia – Parte del gruppo territoriale Val Misa)


























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