“I lavori all’Inrca sembrano quelli alla Casa di Scuretto di Corinaldo”
"Temo per gli amministratori che i marchigiani, come il figlio di Scuretto, si siano però spazientiti"

La manifestazione in Piazza Roma per Matteo Ricci Presidente è stata non solo ricca di partecipazione, entusiasmo, persone appassionate e impegnate per cambiare le Marche, ma anche di contenuti, spunti di riflessione e note di meravigliosa ironia.
Non posso da questo punto di vista non citare il grandissimo Maurizio Blasi, il quale, nel condurre la serata con la sua consueta maestria, ha accostato la ridicola pseudo-inaugurazione della facciata (avete capito bene, non dell’intero edificio) dell’INRCA alla Casa di Scuretto a Corinaldo.
Sul tema dei “matti di Corinaldo” c’è un bellissimo podcast di Giorgia Fabri a cui rimando per ulteriori approfondimenti, ma, in sintesi, “Scuretto” (Gaetano il suo vero nome) era un calzolaio corinaldese che riceveva regolarmente dal figlio emigrato in America dei soldi per costruire una casa nel borgo natio, soldi che utilizzava in realtà in osteria. Insospettito, il figlio inviò un giorno una lettera al padre chiedendo una foto della casa in costruzione: Scuretto dovette affrettarsi a far costruire velocemente una facciata, con nulla dietro, per scattare una fotografia e inviarla in America. La fiducia, di fronte a questa palese presa in giro, era tuttavia ormai terminata e la foto convinse il figlio a non mandare più finanziamenti al padre.
Fuor di metafora, per tentare in maniera maldestra di nascondere gli incredibili ritardi del cantiere del nuovo INRCA, che era già iniziato con Ceriscioli e che la Giunta Acquaroli ha semplicemente ereditato non riuscendo in 5 anni a terminarlo, il trio Baldelli-Saltamartini-Acquaroli ha messo in scena l’inaugurazione della sola facciata… almeno quella corinaldese era frutto di sana creatività!
Temo per loro che i marchigiani, come il figlio di Scuretto, si siano però spazientiti: non basta la foto di una facciata per convincerli. Non si fidano più di questa destra, il credito che avevano concesso nel 2020 è terminato e non cambieranno certo idea per le varie inaugurazioni estemporanee di sottoscale, cantine, facciate, sottotetti a cui saranno certamente sottoposti in questi mesi. Se pensano di poter prendere in giro così gli elettori, si sbagliano di grosso.
Maurizio Mangialardi


























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