“La TARI negli ultimi 10 anni e’ praticamente raddoppiata, e mantiene in essere alcuni aspetti che poco hanno a che fare con l’equita’ del tributo”
Senigallia Notizie pubblica la lettera di un cittadino sul tributo dovuto dai cittadini

In questi giorni i Cittadini stanno ricevendo le cartelle con gli importi da pagare riguardanti la raccolta rifiuti , la cosidetta TARI.
Dal 2017 almeno , le indicazioni ed anche le normative sia nostre che Europee spingono per l’adozione di un sistema di tassazione piu’ equo e cioe’ di pagare per i i rifiuti effettivamente prodotti. In Italia questo sistema va sotto il nome di TARIP , con la P aggiunta a significare “Puntuale”. IL Comune di Senigallia ne parla da qualche anno ed il 2025 era l’anno indicato per l’introduzione della TARIP, ma non se ne parla piu’. Al Nord Italia il sistema e’ gia’ operativo in alcune citta’ tipo Treviso,Parma e molti comuni del Veneto e dell’Emilia con risultati apprezzabili sia per la riduzione di costi che i benefici per l’ambiente.
La TARI negli ultimi 10 anni e’ praticamente raddoppiata, e mantiene in essere alcuni aspetti che poco hanno a che fare con l’equita’ del tributo. Se un nucleo familiare possiede 2 o piu’ case , ognuna di queste e’ soggetta alla TARI indipendentemente se abitate o meno dai componenti del nucleo famigliare. L’unica possibilita’ per non essere soggetti alla tassazione sarebbe (Regolamento anche del Comune di Senigallia) disdire le utenze di acqua ,luce e gas e svuotare l’abitazione di qualsiasi mobilio. E’ ovvia l’assurdita’ di questa procedura visto che alla fine costerebbe molto di piu’ che pagare la TARI. La presentazione di bollette che evidenzino la totale assenza di consumi non e’ motivo sufficiente per l’esenzione.
Altro aspetto contestabile e’ l’assoluta liberta’ dei Comuni su quale tipologie di fabbricati applicare la TARI, in un Comune ad esempio i porticati sono soggetti a TARI , in altri no. In alcuni Comuni le altezze minime dei locali su cui applicare la TARi sono di 1,50, in Comuni adiacenti di 1,70m. Questa liberta’ va contro il principio base di equita’, anche perche’ la gestione rifiuti e’ una questione Nazionale , i rifiuti vengono spesso processati in Regioni dove non sono stati prodotti. Inoltre la TARI nel computo tiene conto della superfice dell’abitazione e non solo del numero dei componenti del nucleo abitativo.
Questo genera ulteriori aspetti di inequita’, tali da far pensare che la TARI sia un’ulteriore imposizione sgli immobili.
La TARI genera discussioni accese anche (se non di piu’) nell’applicazione agli esercizi commerciali. Tutto questo succede perche’ si stabilisce ex ante il costo di un servizio, invece di pagare “a consumo”. Pertanto e’ auspicabile che quanto prima entri in gioco la TARIP.
Pier Vanni Allegranza
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