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Le osservazioni del Comitato regionale Coordiniamoci sulle modifiche al PAI

"Si dovevano promuovere iniziative finalizzate alla diffusione delle conoscenze e dei contenuti tecnici"

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Proposta di riperimetrazione del PAI a Senigallia

Il Comitato Regionale “COORDINIAMOCI” (che ha aderito a Contratto di Fiume Misa – Nevola nel 2024) con lo scopo di fornire agli enti, alle imprese e ai cittadini un’adeguata attività di informazione avente la finalità di poter comprendere la prevenzione del rischio idrogeologico, ritiene che si doveva procedere a promuovere, tramite l’AUBAC e con il contributo dei soggetti interessati e dei Comuni, nelle forme e nei modi più adeguati, iniziative finalizzate alla diffusione delle conoscenze e dei contenuti tecnici che caratterizzano le modifiche del PAI; promuovendo inoltre la libera circolazione dei dati riguardanti la difesa del suolo anche attraverso incontri pubblici di diffusione, discussione e redazione di una sintesi comune condivisa.

Non essendo stata effettuata nessuna informativa in merito alla redazione del nuovo PAI riportiamo quanto indicato nell’Art. 24, comma 3 delle NTA del PAI Regionale: “Ai fini della trasposizione dei perimetri delle aree in dissesto sugli strumenti urbanistici, l’Autorità di bacino fornisce ai Comuni ed alle Province stralcio della cartografia di piano in formato numerico contenente i perimetri georeferenziati.”

Il BUR n° 36 del 24/04/2025, riporta a pag. 9382 i link per accedere alla pagina web in cui è pubblicato il Decreto ma entrambi i link non consentono l’accesso alle documentazioni in quanto presentano errori di collegamento, legati alla formattazione del testo nel BUR. Pertanto la documentazione necessaria a produrre osservazioni non è correttamente pubblicata e quindi non è resa disponibile sulla Gazzetta Ufficiale a cui possono/devono fare riferimento le imprese e i cittadini: quindi i termini per la presentazione delle osservazioni non sono applicabili.

Abbiamo pertanto richiesto che occorre procedere con una nuova pubblicazione sul BUR che annulli anche le disposizioni contenute nell’attuale.

Lo studio “Aggiornamento della modellazione idraulica sul Bacino del Misa” sulla base del quale sono state elaborate le proposte di aggiornamento dei perimetri non è tra i documenti allegati al Decreto e che il documento sia scaricabile esclusivamente ispezionando gli attributi di un layer all’interno del webgis AUBAC, rende la sua diffusione e consultazione estremamente complessa.

Infine le perimetrazioni riportate sulle Tavole allegate al Decreto sono inserite su una base cartografica non aggiornata (Carta Tecnica Regionale del  2000) e non aderente all’effettivo stato fisico dei luoghi: questo errore cartografico rende impossibile produrre osservazioni su aree che oggi hanno caratteristiche morfologiche ed urbanistiche profondamente mutate rispetto all’anno 2000. Non è quindi intuibile se il perimetro delle aree a rischio derivi dalla sola elaborazione dell’analisi idraulica oppure sia derivante delle sole alluvioni avvenute nel 2014 e 2022.

Nella cartografia non si riscontrano molte delle opere esistenti perché costruite nei 25 anni successivi alla cartografia utilizzata nell’area del Comune di Senigallia.

Gli interventi effettuati più importanti senza il mantenimento dell’invarianza idraulica (negli anni in cui non era ancora stata legiferata dalla Regione Marche) sono la realizzazione della 3^ corsia Autostradale, della complanare e il ribaltamento del casello autostradale che hanno provocato due alluvioni a Borgo Molino, la prima nel 2014 con due morti e la seconda nel 2022, cosa mai avvenuta con tali livelli di acqua nel passato.

Gli interventi realizzati senza il dovuto rispetto della V.I.A. (e delle prescrizioni contenute in essa in caso insorgesse interferenza idraulica per i lavori da effettuare o effettuati) del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici del 31/01/2001 (ALLEGATO 1) sono le modifiche che hanno interessato l’area portuale avvenute con la realizzazione del nuovo Porto della Rovere.

Il mancato rispetto della V.I.A. ha praticamente quasi dimezzato la quantità di mc/s transitabili nel centro cittadino, tale situazione è stata la causa dell’alluvione del centro città avvenuta nel 2022 e per l’alluvione del 2014, essendo esondato il fiume in oltre 23 punti a monte del centro cittadino, non ha raggiunto l’intradosso dei ponti cittadini per pochi centimetri, come risulta dalla perizia del CTU nominato dalla Procura per il processo (ALLEGATO 2), con una portata in transito di soli 230 mc/s.

Per chi vuole maggiori informazioni in merito può scaricare le osservazioni trasmesse contenenti anche i due allegati.

 

La segreteria tecnica di COORDINIAMOCI

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