E’ uscito il 2 maggio, per la prima volta in disco, “Pink Floyd Live at Pompeii MCMLXXII”, la versione audio del celebre concerto senza pubblico che il gruppo inglese dei Pink Floyd tenne sulle rovine di Pompei nell’ottobre 1971.

Il concerto diventò un documentario grazie al regista Adrian Maben che ebbe l’idea di riprenderlo e passò alla storia come una delle più importanti testimonianze della storia del rock, forse la più iconica in assoluto.

La versione in solo audio non era però mai stata pubblicata mentre da qualche giorno è uscita sia in cd che in vinile.
“Non è solo un’uscita discografica: è una restituzione storica, un atto dovuto a una delle esperienze audiovisive più influenti del rock. È anche un’occasione per riscoprire i Pink Floyd nel momento esatto in cui stavano per diventare immortali. Se fosse uscito all’epoca, ma anche dopo l’esplosione mondiale del gruppo, sarebbe stato relegato a semplice esercizio di stile di una band per intellettuali. Ora è il rumore del tempo, della pietra, della solitudine”, ha scritto il Rolling Stone descrivendo la sensazione che si prova nell’ascoltarlo a oltre 50 anni dalla sua registrazione.

Per saperne di più si vedano https://www.rollingstone.it/musica/recensioni-album/live-at-pompeii-mcmlxxii-dei-pink-floyd-e-unopera-darte-concettuale/980890/ e https://it.wikipedia.org/wiki/Pink_Floyd:_Live_at_Pompeii