Cala il sipario sull’avventura societaria di Robert Lewis alla Vigor Senigallia. La decisione è stata annunciata in conferenza stampa nella serata di mercoledì 9 aprile, alla presenza dell’intera dirigenza rossoblù e del socio storico Stefano Goldoni.

Il presidente Franco Federiconi ha comunicato l’esclusione di Lewis dal club per “il mancato rispetto degli impegni assunti”, come previsto dallo statuto societario.

Un epilogo che conferma le tensioni emerse negli ultimi mesi e che pone fine a un’esperienza cominciata con entusiasmo la scorsa estate, ma rapidamente deterioratasi. “La decisione è partita da noi, ma Lewis non si è opposto – ha spiegato Federiconi – La società non è in pericolo: le sue quote, superiori al 50%, sono già state redistribuite e andremo avanti con i progetti annunciati, come l’hospitality al Bianchelli e il Vigor Store. Alcune iniziative, come Casa Vigor, erano legate a lui e si sono già concluse”.

L’uscita di Lewis non cambia l’assetto operativo della Vigor, che conferma la propria apertura verso chi voglia sostenere il club, ringraziando nel contempo le imprese locali che già lo fanno. “Abbiamo sempre creduto in una visione del calcio come passione, non come business – ha sottolineato il presidente – e continuiamo a lavorare con trasparenza e unità”.

L’amministratore delegato Luca Meggiorin ha parlato apertamente delle difficoltà, anche caratteriali, emerse sin dai primi mesi: “I primi segnali sono arrivati già a settembre. Le intenzioni erano buone, ma il comportamento del socio non è stato all’altezza”.

Con Lewis era entrato in società anche Christian Romagnoli, che viene ora “straconfermato” dalla dirigenza, che valuta di affidargli nuovi ruoli.

La notizia della separazione è stata comunicata anche alla squadra, attesa domenica da un delicatissimo match salvezza contro l’Atletico Ascoli. Il capitano Pesaresi avrebbe reagito con determinazione, dando ulteriore carica al gruppo. “Siamo uniti, c’è voglia di combattere – ha dichiarato Federiconi – e continueremo a lavorare in armonia con la tifoseria, che non ci ha mai fatto mancare il supporto, nemmeno nei momenti difficili”.

Il presidente ha voluto ribadire anche il valore del legame tra società e territorio, ringraziando i tifosi presenti all’incontro e ricordando come, anche in una stagione complicata, la Vigor sia rimasta tra i vertici nella valorizzazione dei giovani del vivaio.

Infine, un passaggio sull’ex tecnico Aldo Clementi, che ha lasciato per scelta personale: “non è mai stato esonerato”.

Il messaggio è chiaro: chi entra nella Vigor deve farlo per condividerne valori, storia e spirito di appartenenza. Un’identità che la società intende ora rilanciare con ancora più forza. E che la piazza, dai primi segnali, sembra pronta a riabbracciare senza rimpianti.