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Senigallia: 36esimo presidio contro la guerra

Appuntamento sabato 18 marzo dalle 18 alle 19 in piazza Saffi

Porta Braschi - Cucina e Pizza con forno a legna - Senigallia - Tavoli all\'aperto, servizio asporto

Mentre assistiamo a nuovi assaggi di escalation e di conflitto diretto tra superpotenze, con lo scontro a fuoco nel cielo del Mar Nero tra un drone USA e un caccia russo …

Mentre il tritacarne di Bakhmut va avanti a pieno regime, con entrambi i contendenti che comunicano crudelmente alla stampa quante migliaia di nemici hanno ucciso dall’inizio della battaglia e quante centinaia ne uccidono ogni giorno, con l’intento di scoraggiare l’opinione pubblica e le forze nemiche, producendo così un agghiacciante svilimento della dignità umana, non solo di quella degli avversari ma anche della propria …

… nel Mediterraneo si continua a morire per l’ipocrisia dei governi e delle istituzioni europee, incapaci di provvedere alla prima, irrinunciabile e indiscutibile tra le misure da adottare, ovvero il salvataggio in mare delle vite umane, azione tanto più necessaria dopo che il governo italiano ha di fatto allontanato le navi delle ONG dalle zone più a rischio di naufragi.

Di fronte a tutto ciò, sentiamo purtroppo solamente parole vuote e sterile propaganda.

Si tace sugli accordi firmati da paesi occidentali democratici con governi dittatoriali sulle modalità da adottare per trattenere i migranti, con scelte molto simili a quelle in uso nei lager nazisti.

Raramente si ricorda che il “trasporto illegale” prospera perché non esistono vie d’ingresso legali a disposizione di chi cerca la salvezza per sé e per la propria famiglia.

Nessuno parla delle scelte più ovvie, ossia fermare le guerre, non vendere le armi ai paesi in guerra e praticare politiche economiche di cooperazione e non di accaparramento delle materie prime presenti nei paesi poveri.

Guerre, produzione e commercio delle armi, rapina delle risorse locali, rimangono un tabù, mai affrontato anche nei summit internazionali sui cambiamenti climatici, quando ben si sa che il loro impatto su ambiente e clima è devastante.

Eppure ridurre il peso del complesso militar-industriale, ripudiare le guerre, sostenere rapporti economici equi, sono condizioni indispensabili per realizzare condizioni favorevoli alla vita civile ovunque e tanto più nei paesi più poveri del mondo.

Lo sosteniamo con forza: la pace e il disarmo, lungi dall’essere belle utopie, sono l’unica forma di vero e sano realismo.

Per la pace subito
Parole e musica contro la guerra
Con Gabriele Carbonari, musicista

1. PER L’IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA

2. CONTRO L’INVIO DI ARMI E CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI

3. PER UN’AZIONE DIPLOMATICA CONCRETA DEL GOVERNO ITALIANO AL FINE DI PROMUOVERE NEGOZIATI DI PACE

4. PER L’ACCOGLIENZA E L’ASSISTENZA A TUTTI I PROFUGHI

La cittadinanza è invitata

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