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M5S: “la chiusura della stazione di Ancona Marittima danno anche per Senigallia”

Il consigliere Riccardo Mandolini chiede al Consiglio comunale di esprimere una forte contrarietà alla decisione

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Riccardo Mandolini

Il MoVimento 5 Stelle Senigallia ha presentato il 4 novembre una mozione da discutere al prossimo consiglio comunale che tratterà il tema della soppressione della Stazione Marittima di Ancona, a seguito della delibera di Giunta Regionale n. 97 del 19/10/2015.


Precedentemente il Comune di Ancona e l’Autorità Portuale avevano agito in maniera sbrigativa e poco chiara su questa questione, sollevando le proteste dei cittadini pendolari e dei sindacati.

Perché  questa decisione? Ci siamo domandati dopo aver appreso la notizia dai media. Il motivo è che l’ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria) avrebbe emesso delle prescrizioni di sicurezza per consentire la circolazione dei treni come, ad esempio, l’automazione del passaggio a livello del Mandracchio, la realizzazione di due nuovi passaggi a livello davanti alla Mole di Ancona e davanti all’accesso di imbarco alle aree del porto, il rafforzamento delle balaustre di protezione.
Oltre a queste opere di mitigazione del rischio, è stato richiesto che almeno si individuassero chiaramente, sul terreno, le aree su cui dovranno passare i pedoni e quelle carrabili.

Purtroppo, come ha denunciato in più occasioni il M5S Ancona (//www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/ancona/2015/10/chi-vuole-chiudere-la-stazione-marittima.html), sulle prescrizioni indicate dall’ANSF vi sono numerosi dubbi addirittura sulla loro effettiva emanazione e pubblicazione! Mentre i dubbi di cittadini, sindacati e forze politiche di opposizione aumentavano, improvvisamente è intervenuta la Giunta Regionale e cosa fa? Viste le opere da fare, suggerisce di chiudere quella stazione! Questa decisione va in netto contrasto con tutte le politiche di potenziamento del trasporto ferroviario che sono state sempre portate avanti a livello nazionale e comunitario.

Inoltre, nel corso degli ultimi anni si è investito molto su questo tipo di trasporto: circa 4 milioni di euro (di denaro pubblico, ovviamente!) secondo stime non ufficiali al fine di dotare la città di Ancona, il suo hinterland e le città limitrofe (come Senigallia) del progetto di una metropolitana di superficie realizzata mediante l’uso metropolitano della rete ferroviaria.

Ovvio che chiudere la Stazione Marittima equivale ad abbandonare questo progetto. Basta pensare alla nostra città: quanti lavoratori e studenti ogni giorno usufruiscono di questa stazione che è proprio a ridosso del centro (corso Stamira) da un lato e permette di accedere al porto dall’altro?
Una scelta di questo genere penalizzerà tantissimo molti nostri cittadini, proprio quando si stanno realizzando molte altre fermate per il progetto di metropolitana di superficie; parlo delle stazioni  di Falconara Stadio, Ancona Torrette, Varano Stadio.

Poi, da oltre un decennio, proprio qui a Senigallia si parla della realizzazione della stazione al Cesano!

L’attuazione di quest’opera è presente nella variante al PRG approvata nel 2004 ed è inclusa nell’adozione definitiva del 2014; quindi anche il nostro Comune ha investito in questo senso e la chiusura della Stazione Marittima di Ancona indebolirebbe anche il nostro investimento di Comune!

Dunque con la nostra mozione chiediamo innanzitutto al Consiglio Comunale di esprimere contrarietà alla proposta della Regione Marche di chiudere la Stazione Marittima a dicembre 2015 , come annunciato; poi, che la Giunta e il Sindaco si attivino subito presso la Regione affinché modifichi la propria decisione e confermi nel contratto di servizio con Trenitalia l’effettuazione dei collegamenti dei convogli tra Ancona Centrale e Ancona Marittima anche per il prossimo anno.

Occorre poi promuovere, in accordo con la Regione Marche, un apposito confronto fra Gestore dell’infrastruttura e l’impresa ferroviaria, e con la collaborazione dell’ANSF, per individuare soluzioni che possano conciliare le esigenze di sicurezza con il mantenimento dei collegamenti ferroviari che non devono essere necessariamente veloci in quel tratto di linea, invitando RFI ad interrompere i lavori programmati fino all’esito dell’incontro.

Ovviamente, sempre nella massima trasparenza, alla fine, si dovrà riferire al Consiglio comunale i risultati di questa azione.

Riccardo Mandolini
e il gruppo consiliare M5S

Commenti
Solo un commento
leofax 2015-11-08 18:52:42
Questa è la mia proposta tecnica.
Innanzitutto bisogna chiudere il passaggio a livello al Mandracchio in via definitiva eliminando le pretestuose problematiche di R.F.I. Ovviamente bisognerà generare una viabilità alternativa per i mezzi pesanti e leggeri che gravitano al Porto zona traghetti e Fiera della Pesca. Tra l'intersezione tra via Marconi e Banchina da Chio, si potrebbe creare una rotatoria dove nello specifico il traffico proveniente dal centro cittadino darebbe la precedenza ai mezzi che vengono dal Porto e sarebbero indirizzati in una seconda rotatoria posta tra via Marconi e Mamiani in corrispondenza del cavalcavia che attraversa la zona ferroviaria e si immette nell'area della Fiera della Pesca e poi in via Flaminia verso Torrette.
Ovviamente la stessa cosa sarà riservata in senso inverso. Inoltre, visto l'enorme traffico su via Conca a Torrette e relativo inquinamento austico e polveri sottili, sarebbe da ripensare per i mezzi pesanti, ad alcune ore del giorno, partenze ed arrivi dei traghetti da e per Ancona, una viabilità alternativa alla via Flaminia stessa, utikizzare le vie G. Bruno, inizio Salita Pinocchio, via della Marina con immissione sulla via Pontelungo ed immettersi sulla variante fino ad Ancona Nord. In senso inverso lo stesso percorso solo che in via G. Bruno potrebbero passare in corso Carlo Alberto, poi in via Marconi per raggiungere il porto o zona Fiera della Pesca. Per quanto riguarda la Metropolitana di superficie a suo tempo avevo proposto al Comune di Senigallia, oltre ad una fermata al Cesano, anche un al Ciarnin (zona ex colonie Enel). Tengo a precisare che ho presentato su vari giornali on line locali e a tutti i Sindaci della costa marchigiana da Gabicce a Grottammare, lo spostamento della attuale ferrovia sotto la statale 16 a due livelli sotteranei, (Metropolitana Adriatica) dove nella parte più profonda vi era l'alta velocità e in quella superiore la metropolitana locale. Secondo il piano Horizon 2020, sono previsti fondi specifici per queste infrastrutture. Va da se che con la costituzione della Regione Adriatico-Jonica, la questione potrebbe interessare le altre Regioni rivierasche come la Romagna, l'Abruzzo-Molise e la Puglia.
Leonardo Maria Conti
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