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Segnalazione amianto in via Di Vittorio, Comune di Senigallia e Asur subito attivati

Mangialardi: "Ancora troppi i manufatti in amianto, vorremmo che la legislazione ci permettesse di fare di più"

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Residui di lastre in amianto rinvenuti a Senigallia

L’amministrazione comunale si è immediatamente attivata rispetto alla verifica della presenza di materiale contenente amianto nella zona di via Di Vittorio, segnalata dal Sig. Carlo Montanari, presidente dell’associazione ALA di Senigallia, e riportata nei giorni scorsi dagli organi di stampa.

“Ho più volte ricordato, e lo ribadisco ancora una volta – ha detto il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi – che poche città come Senigallia hanno vissuto la dolorosa tragedia dell’amianto e poche città come la nostra sono così attente a questo tema e alla possibile pericolosità di questo materiale: per questo ci si adopera e ci si è sempre adoperati per monitorare e risolvere i problemi che possono nascere dalla presenza di amianto”.

Così come in tutti gli altri casi di segnalazione di possibile presenza di amianto, anche in questa occasione l’ufficio preposto, ricevuta la segnalazione riguardante la zona di via Di Vittorio e via Capanna, ha provveduto a darne immediata comunicazione all’ASUR competente per territorio, chiedendo un sopralluogo di accertamento di presenza amianto ed una conseguente relazione, che permetta, qualora dovuta, l’emanazione di un’apposita ordinanza sindacale per problemi igienico-sanitari.

Sul tema amianto – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Enzo Monachesi – possiamo rassicurare i cittadini sul fatto che l’Ente ha ormai una procedura consolidata e una capacità di intervento in tempi brevi. A riprova dell’attenzione posta dall’Amministrazione nei confronti del problema, solo pochi giorni fa siamo intervenuti per monitorare la situazione segnalata dallo stesso Sig. Montanari in via Rovereto, dove erano in corso lavori di sostituzione di vecchie tubazioni di acquedotto da parte di Multiservizi SpA, risolvendo la criticità in tempi brevi con il lavoro dei nostri uffici e la collaborazione degli Enti competenti”.

In quel caso, l’interessamento tempestivo da parte dell’ufficio Ambiente ha infatti permesso che Multiservizi stessa rimuovesse e smaltisse il materiale segnalato secondo le procedure previste, precisando tra l’altro che il lavoro era stato effettuato a cura di una ditta specializzata in smaltimento di materiale contenente amianto tre soli giorni dopo l’estrazione della tubazione stessa, che era stata rigorosamente messa in sicurezza con materiali e metodi a norma di legge appena dopo la sua estrazione.

“In verità rispetto all’amianto vorremmo anche che la legislazione nazionale ci permettesse di fare di più – ha concluso il Sindaco – a Senigallia, nonostante la rimozione dell’amianto da scuole ed edifici pubblici operata dal Comune e da altri Enti, sono ancora troppi i fabbricati privati che contengono amianto e su cui le istituzioni non hanno alcun potere. Gli enti locali devono essere dotati di strumenti adeguati per intervenire, anche in maniera coercitiva, in quelle situazioni che costituiscono un pericolo per l’incolumità pubblica”.

Commenti
Ci sono 3 commenti
un povero tra i poveri (di politica) 2015-10-02 18:52:46
"HA HA HA" Ancora la raccontano e la scrivono c'è da morir dal ridere. HA HA HA. La Multiservizi mentre esegue dei lavori di scavo e ripristino, ove dovrebbe essere presente un direttore dei lavori responsabile o immediatamente reperibile per problemi vari, gli operai hanno l'obbligo di avvisarlo quando viene rinvenuto amianto, il quale deve essere relazionato ed impacchettato e trattata con modalità proprie, per legge, anche durante il trasporto con mezzi idonei, a cura dell'impresa che esegue i lavori per obbligo non per favore ricevuto (E' CHE IL TUTTO HA UN COSTO PER TUTTI ALLORA SI PREFERISCE TACERE CON LA SPERANZA CHE NESSUNO SI ACCORGA E POI SI TRATTA IL RIFIUTO COME NORMALE) . Ora che un cittadino segnali la cosa e poi si muova tutto e tutti facendosi anche belli è veramente da ridere. HA HA HA Anzi sarebbe da prendere provvedimenti su alcuni perchè la segnalazione non deve venire da un privato e farsi belli su una cosa che per gli uffici è dovuta per legge. HA HA HA come la raccontano bene da morir, dal ridere, per ora, ma mica dicono che non viene sostituita l'intera tubazione subito. HA HA HA. Il sindaco e Monachesi hanno l'obbligo di fare quello che deve essere fatto per legge.
stefano 2015-10-02 20:27:59
A leggere questo articolo c'è qualcosa che non quadra. Se il lavoro "era stato effettuato a cura di una ditta specializzata" , la Multiservizi che cosa ha rimosso e smaltito ? Era autorizzata a farlo dal Piano di Lavoro approvato dall' Asur? E un'altra stranezza è il deposito del materiale "di soli tre giorni" ( sic!!) quando qualsiasi Piano approvato dall'Asur riporta sempre la dicitura di "Smaltimento il prima possibile". E al Sindaco che vorrebbe sempre "una normativa che permetta di più" vorrei ricordargli che la normativa gli permette l'Ordinanza di Rimozione d'Urgenza che a volte è stata adottata ..........anche per un pezzo di tubo di canna fumaria.
RIFLE 2015-10-03 12:06:20
L'amianto fa male se respirato,quando la conduttura e' integra non c'è pericolo per chi beve,quando la conduttura si rompe non è pericoloso perché l'acqua azzera le polveri,e' pericoloso soltanto quando lo si lavora!!!Sempre 2000 problemi per questo amianto,le care persone che ci hanno lasciato negli anni a causa di malattie dovute all'amianto,le hanno prese purtroppo per lavorarlo,e non per bere l'acqua!!!
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