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“Non esiste alcuna teoria gender”: a ribadirlo anche i Giovani Democratici

Carotti: "NO ad ogni forma di discriminazione e SÌ ad ogni forma di educazione"

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Michele Carotti

In seguito alla deprecabile distribuzione di materiale “informativo” da parte della Lega Nord senigalliese, davanti alla scuola “G. Rodari”, sulla tanto discussa teoria gender e alla polemica che ne è successivamente scaturita, i Giovani Democratici di Senigallia si sentono in dovere di esprimere la propria opinione e la propria indignazione.

Come ribadito dall’assessore alla pubblica istruzione Simonetta Bucari, non esiste nessuna “ideologia gender” o “cultura gender” che verrà insegnata nelle nostre scuole.
Ci sentiamo per tanto in dovere di richiamare il testo della legge 13 luglio 2015, n.107, dove il termine “genere” compare solo all’articolo 16: “Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni“.

Lo scopo è dunque quello di educare le nuove generazioni al rispetto e “all’accettazione” delle altrui diversità, quello che riteniamo sia il modo migliore per combattere ogni tipo di discriminazione (omofobia, xenofobia, misoginia), cercando di impedire alla radice fenomeni di bullismo, di suicidi e di isolamento di una larga parte dei ragazzi; parte della quale si conosce purtroppo solo la punta dell’iceberg, ossia quei pochi casi che arrivano ai giornali ed alla popolazione, ma che ci immaginavamo fossero più che sufficienti per sensibilizzare su tali problemi tutta la cittadinanza.

Come Giovani Democratici, fin dalla nostra nascita, abbiamo sempre lottato per un mondo in cui tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge (stessi diritti e stessi doveri), indipendentemente da sesso, religione, tendenze sessuali o colore della pelle.
E’ inaccettabile continuare a leggere, nel 2015, di ragazzi che arrivano all’estremo gesto del suicidio perché discriminati dai propri compagni di classe, e soprattutto vittime di quel sentimento di abbandono a se stessi da parte dei propri amici e a volte anche di una famiglia non preparata o inadeguata a dare risposte su un mondo che hanno, per colpa di una non educazione, considerato da sempre diverso, e affrontato magari a loro volta con l’insulto o la discriminazione.

Questo atteggiamento razzista, bigotto, sessuofobo, omofobo, cialtrone e infinitamente stupido è purtroppo ancora ampiamente e pesantemente presente nella nostra società civile (solo sulla carta), e non è affatto una prerogativa delle nuove generazioni, anzi, molto spesso questi comportamenti si riscontrano proprio in quelle generazioni che, per demerito di un’educazione scolastica e familiare, non hanno potuto affrontare nei giusti momenti tali temi.

La nostra è la generazione in cui è iniziata l’accettazione di un modo diverso di vivere la propria sessualità ed insieme è cresciuta la consapevolezza della necessità di incentrare anche l’educazione scolastica su questo tema al fine di aiutare i giovani a conoscersi, ad accettarsi e ad accettare il prossimo.

Non ci stupisce affatto che questa iniziativa sia stata frutto proprio dalla Lega Nord, un partito che (insieme ai loro compagni di merenda della destra più estrema) basa tutta la propria strategia politica sulla discriminazione del diverso (nazionale, territoriale, sessuale), accollando loro le colpe dello sfascio economico e culturale del Paese, e che con queste iniziative provano ad insinuare questo odio anche nelle nuove generazioni e a rafforzarlo nelle vecchie, ovvero quelle nate col modello del “bianco, cattolico ed etero”.

I Giovani Democratici dicono con forza NO ad ogni forma di discriminazione e SÌ ad ogni forma di educazione per quanto riguarda questi fondamentali temi etici, al fine di veder crescere persone con una mentalità aperta in grado di contribuire alla creazione di un mondo più giusto e libero per tutti.
da Michele Carotti,
vice-segretario GD Senigallia

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