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Senigallia, doppio comizio di Unione Civica per la chiusura della campagna

Appello al voto agli elettori PD e agli astenuti: "Via la gabbia delle ideologie"

Unione Civica Paradisi Sindaco - Elezioni comunali Senigallia 2015
Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini

Ultima giornata di campagna elettorale per Unione Civica e per Roberto Paradisi che, venerdì 29 maggio, assieme al vicesindaco Luigi Rebecchini e agli altri candidati della coalizione, terrà un primo comizio alle 17 in piazza Roma e un secondo comizio alle 18 in piazza del Duca.

In serata si terrà invece una cena di fine campagna elettorale in un luogo simbolico, il ristorante “L’ancora” sul lungomare Marconi, definito da Unione Civica come una “recente vittima dell’accanimento burocratico dell’Amministrazione uscente“.

Ma dalla lista a sostegno del progetto di Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini è stato reso noto anche l’appello al voto, rivolto principalmente agli astenuti e agli elettori del Pd. Un incentivo perché si possa passare dalla rassegnazione all’azione: ecco il segreto di una svolta civica: “sogniamo una città guidata da persone valide e non ingabbiata nelle ideologie”.

Le “rivoluzioni” democratiche – scrivono da Unione Civica – si fanno con la matita. Mi appello ai rassegnati: a quelli che non votano da anni e mi appello agli elettori storici del Pd, stanchi di un’Amministrazione che ha dimenticato il bene comune per coltivare potere personale o sogni narcisistici. Serve una pausa, un cambio di passo. Una nuova esperienza ed una nuova visione della città può uscire dalle urne di domenica. Il nostro appello è rivolto agli astenuti di ieri e a chi ha creduto in un’idea sociale e progressista che il Pd ha però disatteso. La nostra coalizione, guidata da “Unione Civica” con il nostro capolista Luigi Rebecchini, ha un grande progetto che scompiglia la politica partitica e clientelare. Inizieremo da una vera e propria “rivoluzione copernicana” invertendo il modo di intendere la pubblica amministrazione. Noi partiremo dalle reali possibilità del cittadino. Per questo vogliamo abbassare tutte le tasse, ormai diventate insostenibili, e mettere a “dieta” il bilancio. Realizzeremo ciò che sarà possibile con le risorse di cui disporremo senza “tosare” i concittadini. Ed inizieremo a investire, non già sulle consulenze, sulle spese inutili e dannose (650 mila euro per una pista ciclabile sul Misa) o sulle dazioni clientelari, ma sulla manutenzione ordinaria delle strade, dei marciapiedi, delle fognature, sulla sicurezza idrogeologica. E lanceremo, a costi sopportabili, nuove forme di turismo accedendo, in un connubio tra sport e turismo, al credito sportivo per realizzare nuovi impianti e mettere in sicurezza quelli esistenti. In urbanistica garantiremo più chiarezza, più facoltà e meno divieti. Avremo meno soldi da spendere per i consulenti amici e più soldi per il sociale. Per fare tutto questo occorre serietà e professionalità. Noi l’abbiamo, perché non viviamo di politica. Ed occorre uscire dalle ottocentesche logiche ideologiche e di partito. Per questo gli astenuti di ieri e gli elettori del Pd delusi dai personalismi e dalle lotte di potere hanno una grande possibilità di riscatto: l’azione del voto contro la rassegnazione dell’inerzia.

Roberto Paradisi

Commenti
Solo un commento
BlackCat
BlackCat 2015-05-29 14:29:40
"La democrazia presente non contenta più gli animi degli onesti. Essa non rappresenta ormai che un abbassamento di ogni limite, per fare credere d’avere innalzato gli individui: mentre non si è fatto che l’interesse dei più avidi e prepotenti. Nelle elezioni trionfa il denaro, il favore, l’imbroglio; ma non accettare tali mezzi è considerato come un’ingenuità imperdonabile. Alle clientele clericali succedono le radicali, e mutato il cartello la gente resta la stessa. Tutto cade. Ogni ideale svanisce. I partiti non esistono più, ma soltanto gruppetti e clientele. Del parlamento il triste stato si ripercuote nel paese… Tutto si frantuma. Le grandi forze cedono di fronte a uno spappolamento e disgregamento morale di tutti i centri di unione. Lo schifo è enorme. I migliori non han più fiducia. I giovani, se non sono arrivisti e senza spina dorsale, non entrano più nei partiti. Nelle università manca ogni moto e ogni fervore… La confusione, il disgusto, il disordine son tali che ne risentono anche i migliori…". [Giuseppe Prezzolini - 1910]
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