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Programmazione intensa al cinema Gabbiano di Senigallia

Dal 26 al 31 maggio saranno proiettati quattro film e documentari su musica, lirica, arte e natura

Unione Civica Paradisi Sindaco - Elezioni comunali Senigallia 2015
locandina del film "Gli impressionisti"

Il mese di maggio si conclude con una settimana imperdibile al Cinema Gabbiano, che completa la sua stagione con un vero fuoco di fila di eventi.

La rassegna “mARTEdì” si concluderà il 26 maggio (ore 21.15, ingresso a 8 euro) con la programmazione del documentario Gli impressionisti – E l’uomo che li ha creati. Phil Grabsky, regista dell’operazione, racconta la storia dei più grandi rivoluzionari dell’arte: il documentario ripercorre infatti l’affascinante storia del primo, vero movimento artistico moderno, dalle sperimentazioni iniziali alla dura lotta per affermare le nuove idee, fino all’agognato successo.
Sarà dunque un grande affresco sull’avventura umana ed artistica di maestri del colore come Monet, Renoir, Cezanne, Degas e Pissarro, pionieri di un cambiamento epocale che ha stravolto il mondo dell’arte. Gli artisti di questa clamorosa “rottura” sarebbero diventati in seguito icone della cultura moderna. La loro storia sarà raccontata attraverso una nuova sorprendente mostra sul collezionista d’arte parigino Paul Durand-Ruel, primo paladino degli impressionisti sin da quando nel 1886 li espose a New York, facendo conoscere ai ricchi americani la rivoluzionaria pittura francese moderna
Gli spettatori saranno guidati da Pabsky alla scoperta di questa suggestiva storia attraverso le opere del Musée d’Orsay e del Musée du Luxemburg di Parigi, della National Gallery di Londra e del Museum of art di Philadelphia.

L’ultimo appuntamento con il cinema d’essai è in programma il giorno successivo, mercoledì 27 maggio (ore 21.15, ingresso a 6 euro), con Wild, diretto da Jean-Marc-Vallée, già acclamato autore di Dallas Buyers Club. Presentato al Torino Film Festival 2014, il film racconta una storia vera, quella cioè dei chilometri percorsi a piedi e in solitario da una ragazza, Cheryl Strayed, nel Pacific Crest Trail, il sentiero delle creste del Pacifico. La giovane, alle prese con quei tunnel in cui spesso la vita si diverte a infilarci, raccoglie a sé gli ultimi spiccioli di forza e dignità per intraprendere un viaggio di redenzione, o comunque con la speranza di guarire dal malessere che l’attanaglia. Le terre selvagge che attraversa sono dunque soltanto la cornice esteriore: la cinepresa osserva i cambiamenti fisici di Cheryl, lividi e unghie rotte, per raccontarne l’animo puramente selvaggio.
Protagonista del film è una sorprendente Reese Witherspoon, candidata all’Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione. Grazie a lei, così come alla sceneggiatura di Nick Hornby, Wild coinvolge e appassiona, trascinando lo spettatore in un vortice di emozioni.

Venerdì 29 maggio (ore 21.15, ingresso a 8 euro) sarà quindi proposto il quarto e ultimo appuntamento della rassegna dedicata all’opera lirica: Rigoletto a Mantova. Il celebre melodramma di Giuseppe Verdi esce dal teatro per arrivare nei cinema, attraverso un’operazione complessa e affascinante realizzata grazie a Microcinema. Nella fattispecie l’opera è stata ideata e prodotta da Andrea Andermann, per la regia di Marco Bellocchio e la fotografia di Vittorio Storaro, vincitore di 3 premi Oscar.
A interpretare Rigoletto – buffone di corte che, dopo aver provocato in pubblico un nobiluomo, verrà tragicamente punito dai cortigiani per la sua imperdonabile insolenza – è per la prima volta Placido Domingo, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal maestro Zubin Mehta. Le riprese sono state realizzate, in alta definizione, nello splendore rinascimentale della città di Mantova, rispettando così il ritmo più “autentico” della storia così come venne pensata e narrata dagli autori. Gilda, la giovane e attraente figlia di Rigoletto, è interpretata dal soprano Julia Novikova, mentre il cinico duca di Mantova in questa straordinaria versione dell’opera ha la voce del giovane Vittorio Grigólo.

Infine, tra sabato 30 (ore 22.30) e domenica 31 maggio (ore 21), sempre con ingresso a 8 euro, a completare un mese di programmazioni mai così intenso, il Cinema Gabbiano dedicherà due giornate al ricordo e alla musica di Fabrizio De André, forse il cantautore italiano più amato.
Faber in Sardegna e l’ultimo concerto di Fabrizio De André è un film dalla doppia anima, diretto da Gianfranco Cabiddu, che riesce a fondere armoniosamente nel suo lavoro il complesso rapporto tra Fabrizio De André e un luogo speciale come la Sardegna, riproponendo anche l’ultimo indimenticabile concerto del cantautore genovese, ripreso dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma. Quella indimenticata performance del febbraio 1998, meno di un anno prima della sua morte, rimane un testamento artistico per tutti i fan, gli appassionati, i simpatizzanti e nostalgici di uno dei più straordinari cantautori italiani di tutti i tempi. La prima volta di Fabrizio De André sul grande schermo è un modo per raccontare la sua musica, i suoi aneddoti e pensieri, in un film che è al tempo stesso un concerto e un tributo a quello che molti italiani di ogni età considerano il più grande cantautore del nostro paese.

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