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Estate fiacca, la parola d’ordine è destagionalizzare

Operatori balneari lamentano anche troppe tasse, erosione e costi insostenibili: confronto in Regione

La spiaggia e gli ombrelloni dopo il maltempo su Senigallia e le Marche

Una stagione fiacca, annacquata dalla troppa pioggia, ingrigita dalla crisi. L’estate che si spegnendo sarà ricordata per i suoi risultati in negativo: netto il calo di presenze sotto gli ombrelloni, per colpa tanto del maltempo quanto delle ristrettezze economiche delle famiglie.

Se il bilancio a oggi è nero, il presidente regionale Oasi Confartigianato, Filippo Borioni, non perde tuttavia la carica, di rientro dall’incontro a cui Oasi ha partecipato in Regione assieme alle altre sigle di rappresentanza balneare.

La parola d’ordine oggi è destagionalizzare– dichiara Borioni dando voce al sentimento degli operatori balneari di Oasi Confartigianato – Questa estate lo ha dimostrato: non possiamo affidarci alla buona riuscita di tre mesi di attività. Non basta. Ci serve più tempo e per questo torniamo a chiedere di allungare la stagione.

Su di noi pesa inoltre una tassazione che non esitiamo a definire opprimente e fuori misura – continua Borioni di Oasi Confartigianato – queste uscite incidono nettamente sui nostri bilanci. Altra questione in sospeso è quella del servizio di salvataggio. A oggi siamo noi, imprese balneari, che ci sobbarchiamo i costi. Riteniamo sia opportuno che anche le Istituzioni se ne facciano carico.

Oasi Confartigianato considera inoltre fondamentale che venga discusso e varato un piano generale di salvaguardia della costa contro l’erosione delle spiagge e si rende disponibile a coordinare una proposta operativa che coinvolga gli operatori del settore.

Queste sono le istanze che abbiamo rappresentato in Regione – conclude Filippo Borioni, Presidente Regionale Oasi Confartigianato – un confronto che definiamo positivo, speriamo il primo di una serie, in quanto un percorso che Amministrazioni e imprese conducono in armonia non può che portare benefici per il territorio.

Commenti
Ci sono 4 commenti
tatoa 2014-09-12 07:54:29
Scusate ma estate fiacca per chi? I bagnini ? Ha ha ha .....
octagon 2014-09-12 09:03:55
tassazione opprimente.....sempre in base al reddito dichiarato......
Gnagnolo
Gnagnolo 2014-09-12 09:21:11
A giudicare dall'imponibile IRPEF medio di uno stabilimento balneare (meno di 14 mila euro a livello nazionale, con casi in città sotto gli 8 mila), l'estate è fiacca tutti gli anni. Quest'anno, l'anno scorso, l'anno prima e via indietro nei secoli dei secoli amen.
Una domanda ai rappresentanti dei bagnini: se uno stabilimento balneare di un centinaio di ombrelloni in zona centrale frutta al lordo dell'IRPEF in media 14000 euro l'anno (diciamo 8000 al netto), perché vale sul mercato 500-600 mila euro, con un rientro dall'investimento in 80 anni?
BlackCat
BlackCat 2014-09-12 10:48:05
Non si può sentire... Le tasse opprimenti le pagano tutte le imprese e per TUTTI incidono sui guadagni. Il rischio imprenditoriale è pari ad altre attività che con la crisi e le tasse faticano a restare aperti. Perchè bisognerebbe avviare una corsia preferenziale per i bagnini? Come ricorda Gnagnolo le dichiarazione dei redditi di molti di loro è pressochè ridicola (se dichiari 14 mila euro che tasse vuoi pagare??? Se dichiari di più paghi come tutti gli altri). So per certo che molti bagnini fanno almeno della metà del reddito (...omissis...) (e infatti vivono in appartamenti di tutto pregio e guidano macchine di tutto pregio... non tutti, molti).
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