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Ecco dove sono i soldi per la ricostruzione del Ponte dell’Acquasanta

"I soldi per la ricostruzione si trovano facendo valere, nuovamente, i nostri diritti"

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Il ponte sul Cesano dopo il crollo dei primi di novembre 2012

Il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano, insieme al Coordinamento dei Comitati in difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano, alla presenza di circa 150 cittadini, martedì 27.11 u.s. ha aperto la vertenza “Ponte dell’Acquasanta”.

Durante la serata, sono state illustrate le ragioni che hanno determinato il crollo del Ponte avvenuto il 31.01.2011 e il titolo del volantino (noi invece, sappiamo già dove trovare i soldi!).

Il Ponte è crollato non certo per cause naturali, ma per l’inefficienza e negligenza degli Enti cui competevano controllo e manutenzione dell’opera.

A seguito della piena del Fiume, avvenuta alla fine del novembre 2010, i tecnici addetti al controllo e manutenzione del ponte, i primi di dicembre, effettuano i dovuti sopralluoghi e verificano i danni al manufatto: rottura della briglia posta a valle del ponte e 2 piloni scalzati (sospesi).

Nonostante l’evidente pericolo, grave ed imminente, non hanno provveduto ad interdire al traffico il ponte e ad eseguire, immediatamente, quei lavori di riparazione, necessari alla definitiva sistemazione del manufatto.
Lavori che sarebbero costati poche decine di migliaia di euro. Si è perso tempo e il ponte è collassato.

Ponte che rimase aperto al traffico, nonostante l’evidente pericolo, fino ad un secondo prima del crollo.
Il Comitato ha spiegato che i soldi per la ricostruzione si trovano facendo valere, nuovamente, i nostri diritti sanciti dalla Costituzione, ossia, richiamando i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici alle loro responsabilità.

La vertenza Ponte dell’Acquasanta si è aperta con la messa in campo di quattro azioni:
1-    la sottoscrizione delle diffide, da parte di cittadini e imprese, per chiedere ai responsabili della mancata manutenzione del Ponte, il risarcimento dei danni economici derivanti dal crollo del Ponte e dalla conseguente interruzione della viabilità, che si è determinata sin dal 31.01.2011.  La prima campagna di raccolta richieste danni, partirà questa sera 29.11, alle ore 21.00, presso l’Oratorio di S.Michele al Fiume.

2-    Esposto alla Corte dei Conti di Ancona, affinchè verifichi, se la mancata manutenzione del manufatto, che ha determinato il crollo del Ponte, abbia prodotto in danno erariale, visto che, a fronte di poche decine di migliaia di euro che sarebbero occorsi per riparare in via definitiva il manufatto, il crollo determinerà una spesa per la ricostruzione maggiore di 3.000.000,00 di Euro.

3-    Esposto alle procure di Ancona e Pesaro, per verificare eventuali responsabilità penali di chi doveva operare, ma non è intervenuto al momento opportuno.

4-    Diffida alle Province e ai Sindaci di Mondavio e Corinaldo affinchè intervengano, anche con provvedimenti contingibili e urgenti, a ordinare l’immediata demolizione del guado crollato e tuttora in alveo, che costituisce un ostacolo al regolare deflusso delle acque del fiume e un grave pericolo.

Se c’è una cosa che gli abitanti della Valcesano hanno imparato dalla vicenda Turbogas, è che siamo cittadini, non sudditi. Che non siamo più pazienti. Che siamo stanchi che sulla nostra pazienza, altri speculino e coprano inefficienza e sprechi.

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