La televisione è stata di certo un trampolino fondamentale per la carriera di Maurizio Crozza, che pero’ ha deciso, proprio nel momento di massima popolarita’, di prendersi una “pausa catodica” ed andare in tour con “Ognuno è Libero”, il suo spettacolo che è andato in scena ieri, 15 Febbraio, a Fano.
Ma sarebbe un’inesattezza dire che Crozza stia sfruttando il suo repertorio di personaggi e pezzi nati in televisione per riempire le quasi due ore di monologo, perchè anche se siamo piu’ o meno abituati a vederlo nei panni di Pavarotti, Elton John, Bush o Zichichi, sono ben altri i testi che l’attore propone sul palcoscenico.Testi che traggono spunto da fatti o situazioni vere e che Crozza arricchisce, veste della sua comicità che gioca sugli accenti e sui difetti di pronuncia dei personaggi, e propone ad un pubblico divertito.Per citare un esempio (solo uno, per non rovinare lo spettacolo a chi magari andrà ad assistervi sabato o domenica al Pergolesi di Jesi), si potrebbe parlare della misteriosa sparizione di cinque milioni di dollari destinati alla costruzione di un “Villaggio Pavarotti” a Monrovia (Liberia), al cui posto c’e’ pero’ da tempo solo un cartello!! Da qui Crozza parte e propone un suo Pavarotti stranamente interessato ad organizzare raccolte di beneficienza ed a sapere cosa viene fatturato e cosa no!!
Numerose sono poi le citazioni dei vari Sacchi, Guccini, Altafini e gli interventi del Crozza “al naturale” che lega i suoi personaggi e le loro storie.
Il filo conduttore dello spettacolo è una riflessione: “Possibile che noi siamo il risultato di millenni di evoluzione? Che tremila anni fa c’era Platone ed oggi c’e’ Buttiglione? E se fossimo noi gli uomini di Neanderthal? Se fossimo uno stadio dell’evoluzione verso il vero Uomo?”L’invito di Maurizio Crozza e’ di usare la nostra libertà per cercare di evolvere verso il meglio… Siamo capaci di accettare l’invito?
di Luca Ceccacci