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Musinf di Senigallia, nuovi libri dedicati a Luigi Di Sarro

Tra questi, "Quella notte a Roma": opera sulla vita e la misteriosa morte dell'artista

Bonvini - Arredamenti parrucchieri
copertina "Quella notte a Roma"

Il Centro Luigi Di Sarro di Roma, nell’ambito della collaborazione in corso, ha fatto pervenire al Musinf alcune delle recenti pubblicazioni dedicate all’opera di Luigi Di Sarro e all’attività documentativa del Centro. Tra queste pubblicazioni, ora consultabili presso la biblioteca del Musinf anche il libro Quella notte a Roma di Carla Cucchiarelli sulla vita e la tragica scomparsa di Luigi Di Sarro.

Libro presentato in questi giorni a Milano ed edito da Iacobelli. Alcune opere significative di Luigi Di Sarro sono conservate al Museo d’arte moderna di Senigallia e il libro, intitolato Quella notte a Roma, riporta, tra le altre, un’intervista di Carla Cucchiarelli al prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Musinf, che di Luigi Di Sarro fu amico ed editore. Per capire il rilievo della ricerca artistica di Luigi Sarro, che era stato professore di anatomia all’Accademia di Belle Arti di Macerata, basta pensare che le sue fotografie fanno parte della collezione contemporanea del Centre Pompidou di Parigi, dove dal 2011 sono state esposte con le opere di Accardi, Gioli, Boetti, Merz, Paladino, Pistoletto. Sono anche state pubblicate nel libro dedicato alla Collection de Photographies, edito dal Centre Pompidou.

Carla Cucchiarelli è un’autrice di notorietà nazionale. Vicecapo redattore del TGR Lazio, ha esordito come scrittrice nel 2001 con un testo dal titolo Paola e Chiara. Nel 2012, nell’ambito del Premio Internazionale di Cattolica, c’è stato il successo del suo primo romanzo di fiction intitolato Ho ucciso Bambi. Per il tema trattato e per la qualità della scrittura il libro della Cucchiarelli, ora presentato a Milano, certo non passerà inosservato, Quella notte a Roma, infatti è un’avvincente biografia dell’artista Luigi Di Sarro ed anche uno spaccato sugli anni di piombo. Si tratta di un progetto, come racconta la Cucchiarelli, che è nato quando la sua collega giornalista Alessandra Atti Di Sarro, le ha raccontato la vicenda artistica di suo zio e della morte tragica e certo ingiusta che aveva incontrato.

Insieme“, ha raccontato la Cucchiarelli, “abbiamo deciso che era bene raccontarla questa ingiustizia“. E’ nato così un progetto di lavoro che ha richiesto molto tempo, una grande passione e l’esercizio di quella coscienza civile, che è da sempre il sale della scrittura della Cucchiarelli. “Penso“, ha spiegato l’autrice, “che tutti noi abbiamo il dovere di ragionare sul passato, anche molto vicino e comprenderlo, raccontarlo a chi non lo ha vissuto o ci è passato in mezzo senza esserne consapevole“. L’autrice in questo libro si è fatta da parte e ha lasciato parlare lui, Luigi Di Sarro, attraverso i suoi lavori, dalla pittura alla fotografia, dalle poesie alle sculture. La Cucchiarelli poi ha saputo avvalersi del supporto documentario del Centro Luigi Di Sarro e dei suoi familiari, in particolare della sorella Iole e degli amici dell’artista. Tutti hanno risposto, con commozione, alla chiamata della Cucchiarelli, mettendo a disposizione le loro testimonianze.

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