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Senigallia, Paradisi accusa: “Soldi pubblici a chi ha commesso reati”

Stanziati oltre 11 mila euro per abbellire il centro sociale regalato agli estremisti no global di Arvultùra

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Il Cag "Falcone e Borsellino"

Qualche settimana fa mi aveva insospettito la “notizia” divulgata con tanto di comunicato stampa dell’Amministrazione comunale di una piccola multa elevata agli estremisti no global per l’occupazione abusiva di suolo pubblico in via Abbagnano.

L’Amministrazione ci aveva tenuto così tanto a far sapere alla città di aver elevato la “multarella” (quasi si fosse trattato di un atto eroico di una testa di cuoio del comando di polizia municipale) che qualcosa non tornava.

Ho verificato: c’era un motivo. Dopo aver premiato gli estremisti che avevano occupato la casa comunale del custode (commettendo più di un reato), il sindaco Mangialardi e il fedelissimo Ceresoni hanno regalato ai “compagni che sbaglianoben 11.250 euro.

Da non credersi.

Anziché chiedere ai figli rossi di papà i danni per i reati commessi contro il patrimonio della pubblica amministrazione, lorsignori hanno aperto il portafoglio dei senigalliesi. La delibera, che hanno cercato di nascondere tra le pieghe di bilancio, è la 65 del 18.01.2012 (ben prima dell’elevazione della piccola multa).

Gli estremisti del Mezza Canaja, poi denominatisi “Arvoltura” ed ora Associazione “Giuliano Rosa (ogni volta che percepiscono benefit o soldi pubblici cambiano nome da bravi rivoluzionari) hanno preteso, e naturalmente ottenuto, lo stanziamento della cospicua somma per ammodernare i locali a loro concessi (sono ragazzi esigenti, si sa) e renderli totalmente indipendenti dal resto delle associazioni giovanili ospitate al centro di via Abbagnano.

Alle comodità i rivoluzionari da passeggio non rinunciano. Insomma, come ha ribadito Mangialardi dopo l’episodio della multa per il palco allestito abusivamente, le regole sono uguali per tutti.
Giovani di Senigallia, da oggi, se volete un trattamento parificato ai signorini della rivoluzione da salotto rinnovato, sapete come comportarvi.

Commenti
Ci sono 3 commenti
O. Manni
Paul Manoni 2012-05-09 09:53:49
Il titolo dell'articolo potrebbe far indignare parecchie persone. L'analisi ed i fatti raccontati da Paradisi, potrebbero ben suscitare lo sdegno collettivo della città. Però mi chiedo...A quanto ammontano i finanziamenti, fatti con i soldi pubblici quindi di tutti i cittadini, concessi a chi ha commesso reati ma e' attualmente seduto comodo sulla poltrona della camera dei deputati o del Senato della Repubblica(?).
Perchè qui comincia ad essere inutile sottolinearsi le bassezze reciproche tra schieramenti politici. Gli italiani hanno ben capito che nell'attuale panorama politico nazionale, "il più pulito ha la rogna". I risultati elettorali nelle recentissime amministrative lo sottoliena prepotentemente, che gli italiani vogliono un cambiamento, e lo vogliono al più presto.
Non simpatizzo certo per Grillo o per il M5S, ma personalmente godo nel vedere che i risultati delle elezioni abbiano infastidito il burattino dei gruppi bancari alla nostra presidenza, oltre che parecchi personaggi della partitocrazia nostrana. Chi ha orecchie per intendere, intenda insomma.
Per il resto, e' deprecabile che vengano concessi soldi a livello locale, sempre ai soliti noti, e Paradisi fa benissimo a denunciare la cosa, come e' suo dovere fare. Ma se cambiamento DEVE ESSERE, occorre uscire un pochino dai soliti schemi del "noi contro voi" usato da Roberto, e magari cominciare a pretendere più trasparenza nella gestione dei soldi. Soprattutto se sono pubblici e, sia a livello locale, che a livello nazionale.
Pierluigi Perella 2012-05-10 13:38:32
credo semplicemente che prima di elargire soldi pubblici a certa gente bisognerebbe un attimo guardare a chi ne ha veramente bisogno...pochi a Senigallia sarebbero contenti di ciò che viene fatto per pseudo associazioni come questa...tutti abbiamo bisogno di lavorare per guadagnarci dei soldi ed è inutile aspettarsi che cadano dal cielo...questi chi sono per meritare certe agevolazioni?
Claudio 2012-05-10 13:49:33
Paradisi, c'è un giovane di cognome Bossi, che otteneva tutto quello che voleva, bastava chiedere. E naturalmente non tutto era legale. Ora questi nostri giovani, che non hanno cognomi così potenti, se vogliono qualcosa in maniera legale, non otterranno mai niente, e quindi rimane solo l'illegalità. Giusto? Certamente no. Ma in questo paese che sta somigliando sempre più ad una giungla, e non certo per colpa nostra, bisogna difendersi in qualsiasi maniera, anche agendo illegalmente.
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