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Corrado Canafoglia: “mi candido alle Regionali con Fratelli d’Italia: ecco perché”

"Dopo 35 anni di lavoro a fianco dei cittadini, scelta presa con entusiasmo, coraggio e un po' di incoscienza: tanti problemi da risolvere nel senigalliese" - FOTO

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Pittura edile Goffi - Trattamenti e soluzioni involucro edilizio - S. Maria Nuova
Corrado Canafoglia si candida alle elezioni regionali 2025 come consigliere, per Fratelli d’Italia.
 

La candidatura è stata ufficializzata venerdì 18 luglio a Senigallia, alla presenza dei principali esponenti del partito del territorio, intervenuti a sostegno della candidatura del legale senigalliese.
 
Tra questi, l’europarlamentare e responsabile provinciale Carlo Ciccioli, che ha sottolineato:
“il territorio senigalliese deve avere una rappresentanza nel Consiglio regionale, una rappresentanza che sino ad ora è mancata e che finalmente avrà perché il centrodestra, con Francesco Acquaroli, vincerà le elezioni. 
Le elezioni sono sempre imprevedibili ma al di là dei sondaggi taroccati dell’altro competitor (Matteo Ricci) sono piuttosto convinto che si potrà arrivare ad avere tre consiglieri in provincia. Quella di Canafoglia è una candidatura che guarda oltre il partito, le sue battaglie hanno coinvolto migliaia di cittadini di ogni parte politica”.
 
Il coordinatore comunale senigalliese Alessandro Regni, evidenzia:
“c’è la necessità di fare arrivare fondi e interesse attorno a un territorio così importante come la valle del Misa e del Nevola: la candidatura di Corrado Canafoglia, uomo che per il territorio si è sempre battuto, risponde a questo obiettivo”, concetto ripetuto anche da Nicola Malerba, coordinatore Valle Misa e Nevola (“Canafoglia è l’identikit della persona che cercavamo per rappresentare degnamente il territorio, cosa che fino ad ora non è stata fatta”) e dal presidende del Consiglio comunale di Senigallia Massimo Bello, che spiega:
“il governo Acquaroli ha raggiunto gli obiettivi che si era posto e merita sostegno per altri 5 anni.
Fratelli d’Italia cercava una figura che potesse fare la differenza e Canafoglia è questa persona”.
 
Presenti pure Massimo Montesi (Capogruppo Senigallia Fratelli d’Italia) e il sindaco di Ostra Vetere Massimo Corinaldesi, il quale ha evidenziato le mancanze del centrosinistra che “ha lasciato fermo il nostro territorio, risultando sostanzialmente assente” mentre Marco Gambini, proveniente dai Comitati, si rivolge proprio ai cittadini:
“per anni i Comitati, per cui Corrado Canafoglia tanto si è battuto, non sono stati ascoltati dalla politica di centrosinistra, percepita come distante e disinteressata alle richieste provenienti dal basso. Ora c’è una persona che sa confrontarsi con chi viene dalla società civile, sosteniamola e riappropriamoci della res publica”.
 
Il candidato consigliere ha invece spiegato i motivi che lo hanno spinto a fare per la prima volta questo passo, con “entusiasmo, coraggio e anche un po’ di incoscienza”.
La sua elezione “non sarebbe incompatibile col ruolo di commissario della Fondazione Città di Senigallia”.
 
“Mi candido alle elezioni regionali quale consigliere nel partito di Fratelli d’Italia per sostenere la riconferma di Francesco Acquaroli quale Governatore della Regione Marche – esordisce l’esponente del partito di Giorgia Meloni – Dopo 35 anni di professione legale ho deciso di impegnarmi in prima persona nella gestione della cosa pubblica.
Chi me lo fa fare?
In questo periodo più volte mi sono posto questa domanda, vivo immerso nel lavoro freneticamente  da oltre 35 anni e perché allora prendermi un altro incarico pesante.
In tutti questi anni sono stato impegnato in battaglie giudiziarie molto complesse che hanno coinvolto la vita di tanti cittadini, imprese e persone in grande difficoltà.
Penso al processo “Banca Marche” dove in una notte fu cancellato un valore di 8 miliardi di € dal territorio marchigiano, danneggiando gli azionisti e creando i presupposti per la chiusura di tante ditte.
 
Penso ai processi sulle alluvioni del 2014 e del 2022, che hanno causato un pesantissimo tributo in termini di vite umane e danni molto pesanti ed oggi dopo oltre quarant’anni di incuria dal governo di centrosinistra il governo regionale di centrodestra sta lavorando concretamente per evitare in futuro tragedie del genere.
 
Penso a quanto trovato nella Fondazione “Città di Senigallia” in termini di buchi di bilancio, di operazioni singolari e su tutte mi viene in mente il Museo dell’Informazione venduto dal Comune alla Fondazione per coprire i buchi di del comune stesso, contribuendo a mettere in ginocchio le casse della Fondazione.
 
Penso all’Ospedale di Senigallia costruito senza rispettare la normativa edilizia – urbanistica, ma soprattutto penso al fatto che per  40 anni il centrosinistra che ha gestito questa città non ha fatto nulla per regolarizzarlo.
 
Penso alle problematiche in cui le famiglie di disabili giornalmente si devono muovere, tanto che ho contributo a costituire insieme a loro “ Amici Disabili “ per dare loro voce.
Penso all’impianto di lavorazione di inerti edili che la precedente giunta comunale di centrosinistra voleva installare al Cesano e solo dopo una battaglia condotta con il comitato dei residenti di quella frazione siamo riusciti a bloccare questo progetto che non aveva alcun senso e soprattutto alcuna utilità per la nostra città.
 
Penso alla vicenda del crack Moncaro, la più grande cooperativa vitivinicola della regione Marchecon un buco di oltre 36 milioni e con grande fatica insieme a Carlo Ciccioli ed al commissario governativo si sta cercando di tirar fuori dalla palude in qualcuno l’aveva cacciata, danneggiando l’intero sistema produttivo vitivinicolo del territorio.
 
Come tanti, anche io mi lamento delle cose che non vanno, in particolare della sanità ed allora mi viene in mente il nostro ospedale fantasma e l’esperienza della pandemia covid quando insieme ad alcuni amici abbiamo fatto nascere un comitato per raccogliere fondi in aiuto alla struttura ospedaliera, carente di attrezzature basiche:ricordo ancora quando il reparto di rianimazione ci chiese la fornitura di una porta con estrema meraviglia nostra che pensavamo di dover portare mascherine e guanti per combattere il covid.
 
In quell’occasione durante la pandemia e durante il mio mandato di commissario della fondazione Città di Senigallia ho toccato con mano le tante lacune che la sanità presenta, accumulate in 40  anni di scelte politiche sbagliate da parte dei governi di centrosinistra che hanno governato la Regione.
 
Ricordo quando insieme ad alcuni amici durante la pandemia comica abbiamo dato vita al primo covid hotel, che ospitava i malati di quel virus maledetto che per due anni ha cambiato la nostra vita, ma soprattutto ricordo le difficoltà a crearlo, ma con  determinazione ce l’abbiamo fatta.
 
Chi ora si lamenta della giunta Acquaroli dimentica che l’attuale governatore ha trovato una situazione disastrataed in questo quinquennio ha iniziato un percorso per razionalizzare un sistema sanitario che si basa esclusivamente sulla dedizione e la professionalità dei tanti operatori che giornalmente assistono i pazienti: tante le cose da fare nella sanità e per questo non ci si può limitare al lamento.
 
Tutte queste esperienze che ho vissuto e sulle quali mi sono impegnato, riportando successi insieme a comitati o semplici gruppi di persone mi hanno fatto vedere un denominatore comune, ovverosia tutte queste battaglie per i diritti civili avevano la loro fonte nel sistema che il centrosinistra regionale ha creato in 40 anni di potere.
 
Allora ho capito che bisogna entrare laddove si decide per evitare che debbano nascere altri comitati di protesta o che bisogna ricorrere alla giustizia per far valere i propri diritti. 
E’ questo il motivo che mi porta ad impegnarmi politica, dove porterò tutta la mia esperienza professionale, la mia determinazione, la mia onestà e soprattutto il mio coraggio di rappresentare gli interessi della mia comunità senza alcun timore reverenziale.
 
Questa vallata da sempre ha  avuto un problema di rappresentatività all’interno della Regione, non avendo un punto di riferimento per i cittadini e le imprese cui rivolgersi direttamente e chiedere la soluzione dei tanti problemi che sono sul tavolino.
Mi candido non per raggiungere uno scranno , del quale non ho bisogno, ma perché intendo provare da dentro le istituzioni a risolvere i problemi, i problemi della mia gente, i problemi del mio territorio.
 
Non ho mai avuto una tessera di partito perché in tutti questi anni mi sono impegnato nel lavoro e nel sociale, oggi con l’esperienza di 35 anni di lavoro intensoho scelto di aderire a Fratelli d’Italia per rappresentare tutta la mia vallata, ma anche l’intera provincia in regione. 
Chi mi conosce la mia determinazione, il mio coraggio ed il mio prendere a cuore le problematiche di chi ha bisogno. 
I problemi da affrontare sono tanti
La sanità e la tutela del nostro ospedale e dell’intero sistema sociosanitario della vallata, i tanti giovani che fuggono dai nostri territori per andare a lavorare fuori perché il nostrosistema produttivo non riesce più a dare a tutti loro una risposta occupativa, la mitigazione del rischio idrogeologico del bacino del Misa e del Nevola che nei prossimi anni saranno oggetto di interventi strutturali con centinaia di milioni stanziati dal governo Meloni e voluti e gestiti dal governatore Acquaroli, la questione della direttiva “Bolkstein”che angoscia molte imprese balneari che rappresentano la spina dorsale del nostro turismo la questione del P.A.I. che riguarda l’intera vallata,  questi sono alcuni temi di cui mi voglio occupare e soprattutto voglio portare a casa i risultati affinché si possa vivere meglio nel nostro territorio.
 
Chiedo la fiducia a tutti coloro che risiedono in tutti i Comuni della nostra vallata, chiedo fiducia a tutti coloro abitano nella Provincia di Ancona eposso garantire che se avrò la possibilità di essere eletto quale consigliere regionale organizzerò un ufficio cui i cittadini, le imprese, le associazioni e gli enti locali potranno rivolgersi liberamente perché ho ben chiaro che io dovrò essere al loro servizio.
Chi mi conosce sa che quando prendo un impegno ci metto tutto me stesso”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Commenti
Ci sono 2 commenti
concetta 2025-07-18 20:52:24
"Penso" che se mai dovesse essere eletto nel Consiglio Regionale, Acquaroli avrà di che pentirsi. Fortunatamente c'è gente decisamente più quotata e preparata, a livello politico, del candidato Canafoglia: il Dr. Bugaro su tutti.
octagon 2025-07-27 15:08:12
Un altro avvocato? Per carità!
ATTENZIONE!
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