Nasce Europa Verde-Verdi Senigallia
Una nuova associazione per una città più giusta, verde e solidale. Eletti Co-Portavoce Rossana Del Regno e Francesco Lion

Si è tenuta ieri, presso l’Auditorium San Rocco, l’assemblea pubblica che ha sancito la nascita dell’Associazione Europa Verde-Verdi Senigallia, con l’elezione del gruppo dirigente cittadino. Una nuova realtà ecologista e progressista che avvia fin da subito un percorso politico in vista delle elezioni amministrative del 2026.
L’iniziativa ha visto una partecipazione numerosa e attenta, con molti interventi che hanno testimoniato il desiderio di un cambiamento radicale nella visione della città.
Hanno portato i saluti istituzionali il segretario del Partito Democratico di Senigallia Massimo Barocci e il segretario di Sinistra Italiana Francesco Mancini, mentre Sabrina Santelli, co-portavoce di Europa Verde Marche, ha sottolineato l’importanza della dimensione territoriale e della costruzione di alleanze ecologiste forti e radicate.
Sono stati eletti all’unanimità i due Co Portavoce, Rossana Del Regno, consigliera nazionale di Europa Verde e Francesco Lion, esponente dei Giovani Europeisti Verdi.
Un connubio tra esperienza e rinnovamento che segna l’inizio di un progetto collettivo, partecipato e orientato al futuro.
Europa Verde – Verdi Senigallia si costituisce nell’ambito dell’alleanza con Sinistra Italiana, già confermata a livello regionale per le prossime elezioni, e lavorerà localmente in stretta collaborazione con il partito per elaborare proposte comuni, costruite su principi di giustizia sociale, transizione ecologica, inclusione e valorizzazione dei territori.
Nella mozione politica approvata (in allegato), l’associazione denuncia il degrado causato da amministrazione di centrodestra:
– la mancanza di visione strategica
– la gestione impattante del territorio
– l’abbandono del sociale e delle politiche abitative
– l’assenza di spazi e progettualità per i giovani
– la quasi totale mancanza di offerta culturale
L’associazione si propone come spazio aperto a cittadine e cittadini, movimenti e realtà associative, per costruire insieme una città più verde, giusta, accogliente, vivibile e solidale, dove le scelte politiche siano guidate dall’interesse collettivo e dalla tutela del bene comune.
“Vogliamo una città che torni a essere viva, sostenibile e protagonista nel territorio. Una città che metta al centro le persone, la cultura, l’ambiente e l’equità sociale”, dichiarano i promotori.
Senigallia, 16 luglio 2025
Per informazioni europaverdeverdisenigallia@gmail.com
Mozione politica dell’Associazione Europa Verde di Senigallia
Dopo la devastazione ambientale, urbana e sociale di cinque anni di governo del centro destra, a Senigallia servono i Verdi.
Per una conversione ecologica, socialmente sostenibile e solidale della città.
Senigallia è giunta a un bivio.
Troppi anni di disinteresse e di gestione miope della cosa pubblica hanno lasciato un segno profondo sulla nostra città, compromettendo il suo futuro e il benessere dei suoi cittadini.
È tempo di cambiare rotta.
Il gruppo dei Verdi propone un cambio di paradigma, una svolta ecologica e sociale che metta al centro la sostenibilità, la solidarietà e la giustizia ambientale.
Una città che guarda al futuro, che valorizza le sue risorse naturali e culturali, e che garantisce un migliore livello di qualità della vita per tutti i suoi cittadini.
È il momento di costruire una Senigallia diversa, più verde, più giusta e più accogliente.
Dopo cinque anni di amministrazione del centro destra ci ritroviamo una città disastrata e impoverita nelle sue caratteristiche sociali, urbane e ambientali.
Una città che non saputo fare i conti con le ragioni di due devastanti alluvioni in otto anni che hanno messo a nudo la sua fragilità e vulnerabilità, figlia della crisi climatica e, nello specifico, di una mala gestione del territorio fatta di cementificazione e impermeabilizzazione dei suoli oltre che di un’agricoltura di rapina.
Le uniche risposte sono state ridurre il fiume Misa in un canale senza più nulla di naturale, progettare ponti assurdi che deturpano l’immagine storica del centro storico, nuove colate di cemento sul fronte mare, abbattimenti sistematici delle alberature e del verde urbano. Il verde, che dovrebbe essere un elemento di bellezza, di vita e di futuro più sostenibile per tutti, è stato a lungo considerato un problema invece che una risorsa da valorizzare. Piazze prive di alberi che diventano invisibili d’estate, alberi abbattuti e non sostituiti, spazi pubblici che sembrano dimenticati.
Per i Verdi di Senigallia invece questo metodo di governo della nostra città va bloccato al più presto e vanno riprese le pratiche virtuose di cui ci siamo fatti sempre promotori.
Per mitigare il rischio idrogeologico, l’investimento più importante, con la manutenzione dei corsi d’acqua e le sistemazioni idrauliche, rimane la cura del territorio rurale e una agricoltura che porti alla rigenerazione i suoli.
Per temperare gli effetti della crisi climatica nelle aree urbane vanno realizzate aree verdi e nuove alberature.
I campi di intervento di una “Transizione ecologica verso un diverso modello di sviluppo socio-economico locale”, con le loro numerose possibili declinazioni, secondo Europa Verde Senigallia dovranno essere gli spazi urbani, gli spazi rurali e quelli naturali, una edilizia sostenibile, una mobilità individuale e collettiva a misura di uomo e non di automobile, una implementazione più marcata dei sistemi dei servizi pubblici principali (scuola sanità welfare ecc.), la valorizzazione dei paesaggi e beni storico-culturali e identitari, il benessere animale, l’implementazione sostenibile nei settori quali ciclo rifiuti, tutela acque, suolo, aria, assetto idrogeologico, verde urbano/ assorbimento CO2, ecc.
Vogliamo portare nella pubblica amministrazione uno sguardo lungo nel tempo (almeno 10 anni) e nello spazio (Senigallia, fascia costiera, valle Misa Nevola), più trasversalità e integrazione del paradigma ambientale in tutte le politiche pubbliche (e private): “l’ambiente” contiene temi specifici e settoriali (rifiuti, acqua, aria, suolo ecc), ma non è un settore, poiché deve diventare componente strategica e trasversale del pensiero e dell’azione individuale e collettiva in questa città.
In sintesi una politica locale (che è anche globale) che da un lato deve intensificare gli sforzi diretti a ridurre in modo drastico i fattori di crisi ambientale e sociale e, dall’altro, deve porre le basi per una reale politica di resilienza e adattamento diretta ad affrontare nel migliore dei modi le conseguenze della crisi climatica e sociale che stiamo attraversando.
Vogliamo una Senigallia diversa.
Una città capace di essere protagonista nell’area Vasta e con gli enti locali territoriali contigui; una città con una macchina amministrativa completa nei numeri, competente nelle professionalità, valorizzata e a servizio in modo motivato della comunità; una città equa e giusta nell’applicazione della fiscalità; una città per i giovani, per gli anziani e per le future generazioni, una città turistica bella, accogliente e capace di attrarre nuovi turismi; una città della cultura come asse di sviluppo e di coesione; un città della Salute in cui l’offerta dei servizi socio-sanitari per la comunità locale viene potenziata e modernizzata; una città dell’innovazione tecnologica che entri a far parte della rete nazionale delle Smart Cities; una città della transizione ecologica, della mobilità sostenibile, una città accogliente anche per gli animali, con spazi, servizi e politiche adeguate di tutela degli animali, domestici e selvatici, e per il superamento delle pratiche di sfruttamento intensivo.
Vogliamo una città verde.
La città che abbiamo in mente è quella accogliente, che promuove un “turismo gentile” diverso dalla cultura usa e getta dei luoghi urbani, della spiaggia, dei servizi.
La città che vogliamo non è quella della rendita immobiliare e della subalternità agli speculatori edilizi ma è quella dell’affitto delle case vuote e degli incentivi ai residenti e alle giovani coppie.
La città desiderabile è quella che mette al centro della propria cultura e delle scelte infrastrutturali la “mobilità dolce” dei pedoni, degli utenti deboli della mobilità (bambini, anziani, diversamente abili), delle biciclette.
La città desiderabile è la città dei cittadini: delle donne e degli uomini che la abitano, la vivono, ci lavorano come soggetti portatori di diritti e di doveri e non soggetti che vengono visti solo come consumatori.
La città desiderabile è la città che offre ai giovani alternative positive e costruttive alle aggregazioni negative, promuovendo la coesione sociale, la prevenzione del disagio giovanile e la valorizzazione delle risorse umane e creative dei giovani stessi.
La città desiderabile è la città bella e praticabile: delle piazze, luoghi di incontro rigenerati da un punto di vista architettonico, sociale ed economico.
La città desiderabile è la città verde dei giardini belli e fruibili, dei viali manutenuti e/o riprogettati con opere programmate di sostituzione ove necessarie.
La città desiderabile è la città conviviale, che ritrovi la gioia dello stare insieme.
Per una città così ci impegniamo a lavorare insieme!
Senigallia, 15 luglio 2025



























L'europa è la rovina di questo paese e di tanti altri e voi invece di combatterla che fate ? Usate il nome nella vostra lista ? Probabilmente i vostri conti correnti sono belli carichi di moneta mondezza, altrimenti non sareste tanto proeuropacloaca !!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!