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“L’inattesa presenza”, un libro ricostruisce alcune figure femminili cruciali (ed anche ancora viventi)

Prima presentazione a Senigallia, si parla anche della famiglia Roccati, noti pasticceri

Ottica Casagrande Lorella - Ottica a Senigallia
Venerdì 6 giugno, alle 17.30, il cortile della Rocca roveresca ospita la presentazione di una delle tante novità librarie dell’Associazione di Storia Contemporanea, “L’inattesa presenza Storie di marchigiane nella contemporaneità”, a cura di Lidia Pupilli (1797 edizioni, 2025), Direttrice scientifica dell’ente.
 

Il libro ricostruisce storie e vicende di marchigiane che si sono fatte spazio in una civiltà maschilista e patriarcale, ridimensionando in parte l’immagine consolidata di una regione tradizionale in cui gli elementi di continuità sono comunque prevalsi rispetto a quelli di rottura. A differenza del noto “Dizionario biografico delle donne marchigiane” che ha conosciuto sei edizioni negli ultimi sette anni, questo libro analizza anche l’operato di donne tuttora esistenti; la presenza di questo folto caleidoscopio femminile è risultata quasi sempre inattesa, anche se al contempo esse sono riuscite a lasciare tracce importanti e significative, conosciute e riprese anche al di fuori del contesto territoriale.
 
Tante le curiosità legate alla realtà senigalliese presenti nell’opera, che si trova a disposizione nelle librerie ed è stata scritta, oltre che dalla prof.ssa Lidia Pupilli, da Rita Forlini, Andrea Pongetti, Marco Severini, Sara Carbone e dal gruppo di studiose dell’Associazione Il Fortino di Gabicce. Segnaliamo le vicende delle diverse marchigiane che finora avevano trovato modesta o inesistente cittadinanza storiografica: le “prime” nei loro diversi campi, dalle avvocate alle mediche, dalle contadine alle elettrici e votanti, dalle resistenti con e senza armi che si sono battute contro il nazifascismo per un’Italia migliore alle imprenditrici, dalle cantanti e donne di cultura (scrittrici, poetesse, letterate) alle sportive.
 
Una storia che toccherà la memoria di chi ha vissuto buona parte del secolo scorso è quella della cioccolataia del re, la piemontese Teresa Roccati che, agli inizi del Novecento, insieme ai suoi fratelli, seguì i Savoia a Roma, lavorando come stagionale, durante l’estate, a Senigallia.
 
Qui, nel 1909, i fratelli Pasquale, Teresa e Luigi Roccati fondarono la “Pasticceria torinese Roccati” che produceva bignè, confetteria, torroni, opere in caramello, confettura e cioccolato, nel solco della migliore tradizione sabauda; l’azienda conobbe un enorme successo, ma l’esistenza di Teresa finì tragicamente e prematuramente a 45 anni, nel 1920: i suoi nipoti hanno continuato la tradizione di famiglia lasciando nel 1989 Senigallia, dove peraltro alcune pasticcerie hanno accolto loro lavoranti, per trasferirsi prima a Madonna di Campiglio e, nel 1996, nel centro di Bologna, dedicandosi esclusivamente al cioccolato; nel 2016 è stato riaperto il laboratorio-negozio a Madonna di Campiglio. A Bologna gli studiosi associativi hanno intercettato gli attuali gestori che hanno messo a disposizione i ricordi di tre generazioni, ricordi che si sono ben integrati con gli esiti della ricerca archivistica e documentaria. Oltre alla curatrice, interverranno autori e autrici dell’opera. Una nuova presentazione del libro “L’inattesa presenza”, che ha suscitato curiosità e riscontro notevoli al recente Salone Internazionale del Libro di Torino, si terrà venerdì 13 giugno, alle ore 21.00, a Palazzo Cassi di San Costanzo, sede della Biblioteca civica.
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