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“In nome del popolo inquinato: la libertà d’informazione non si inibisce!”

Incontro all'Auditorium San Rocco di Senigallia venerdì 28 aprile con Roberto Cenci e il suo legale Monia Mancini

Incontro a San Rocco con Roberto Cenci e Monia Mancini

Diritti al Futuro di Senigallia ha organizzato per le ore 21,00 di venerdì 28 aprile 2023, all’Auditorium San Rocco di Senigallia, un incontro pubblico con Roberto Cenci, il suo legale Monia Mancini.

La salvaguardia dell’ambiente e del diritto alla salute sono temi di assoluto interesse generale, per i quali è fondamentale avere sempre la massima e puntuale informazione, purtroppo però è accaduto che Roberto Cenci venga citato in giudizio dalla raffineria Api, per una supposta condotta ritenuta lesiva, proprio per la sua decennale battaglia ambientalista di informazione e denuncia per la tutela del diritto alla salute e del diritto a vivere in un ambiente salubre.

Per questo riteniamo indispensabile conoscere quanto accaduto e, assieme, sostenere Roberto Cenci, citato in giudizio per un’intervista, quale rappresentante del “Comitato Mal’aria” e de “L’Ondaverde ODV Falconara M.ma”, durante un servizio realizzato e trasmesso da “Striscia la Notizia” di Canale 5.

In realtà quel servizio televisivo riportava studi e indagini, oltre a fatti veri e incidenti accaduti nella raffineria.
Secondo Diritti al Futuro di Senigallia Roberto Cenci non ha diffamato proprio nessuno e la libertà di espressione è, e deve rimanere, un diritto fondamentale, tanto più quando si tratta di ambiente e di salute pubblica.

Inoltre la denuncia dell’Api risulta quanto più incredibile e inammissibile ora che la Procura di Ancona ha aperto un procedimento penale per “Disastro ambientale, gestione illecita di rifiuti speciali, getto pericoloso di cose, lesioni personali a carico di numerosi cittadini, oltre a delitti contro la pubblica amministrazione e violazione della normativa”. A tutto ciò si aggiunge che sono stati rilevati nell’ambito delle indagini, i reati di abuso di ufficio, rivelazione dei segreti e istigazione alla corruzione a carico dell’organo tecnico di controllo.

Questi sono solo alcuni dei gravi capi di accusa agli indagati di “Oro Nero”, l’indagine della Procura della Repubblica, condotta dai Carabinieri del NOE presso la Raffineria API di Falconara, a seguito delle tante denunce sull’inquinamento dell’Api fatte nel corso degli anni delle associazioni di cittadini di Falconara e delle Associazioni Ambientaliste.

Ci preoccupa semmai che usare la leva giudiziaria, come questa contro Roberto Cenci, possa determinare l’effetto di impaurire ed indurre una sorta di autocensura nel racconto di fatti accaduti e che accadono a Falconara, di incidenti industriali, di esalazioni e di malattie che soltanto i cittadini hanno saputo denunciare e raccontare, sostituendosi ad Enti di controllo e amministrazioni disattente.

Riteniamo fondamentale la tutela del diritto a fare informazione su temi dell’inquinamento ambientale e della crisi climatica.
Non possiamo accettare che la libertà di informare correttamente – come abbiamo sempre fatto e come ha sempre fatto Roberto Cenci – venga messa sotto pressione e sia vissuta come un rischio personale.

Di quanto è avvenuto e sta avvenendo a Falconara, dello stato dell’iter giudiziario e di come sostenere il diritto ad informare parleremo con Roberto Cenci e il suo legale Monia Mancini venerdì 28 aprile, alle 21,00, a San Rocco.

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