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Tradizioni culinarie e culturali: una serata all’insegna del dialetto a Senigallia

Iniziativa del Lions Club che ha voluto omaggiare Laura Nigro con una targa

La targa per Laura Nigro consegnata da Laura Amaranto, presidente del Lions Club Senigallia

Riscoprire e valorizzare la nostra terra. E’ questo l’obiettivo dell’ultima iniziativa del Lions Club di Senigallia che, sulle colline senigalliesi a due passi dalla città, ha voluto organizzare una serata per vivere il profumo, il sapore e il colore delle nostre tradizioni, dal cibo alla cultura.

Una sera di febbraio, un luogo rustico e una serata all’insegna dell’amicizia e occasione per fare “due chiacchiere in dialetto“. Di questi tempi si sente spesso parlare di come i dialetti italiani stiano attraversando un periodo di revival. Molte regioni mettono a disposizione fondi al fine di promuovere manifestazioni dialettali come spettacoli teatrali, serate di musica, concorsi di poesia, ma anche seminari dove ci si può informare sulla tradizione e la storia del vernacolo sia parlato che scritto. Alcune hanno introdotto legislazioni con l’intento di proteggere la “lingua locale”. E anche l’internet sta facendo la sua parte, con siti che contengono moltissime informazioni sulle parlate regionali d’Italia. Dell’importanza del dialetto sono sicuramente convinti in molte città d’Italia, dal nord al sud, tanto che in alcune città stanno pensando di inserire nelle scuole dei veri e propri corsi ufficiali per insegnare a leggere e scrivere la lingua della propria regione.

E’ sempre più difficile ai giorni nostri avvicinarsi al dialetto sia che venga utilizzato in prosa quanto in poesia, sia ascoltarlo in un’opera teatrale o molto più semplicemente in una canzone. Gerghi giovanili, fraseologie legate alle mode, diktat della televisione mettono a repentaglio quelle colorite e spesso preziose parlate locali. Eppure i dialetti riflettono secoli e secoli di storia, raccontando – con la varietà dei suoni e degli accenti – spaccati di vera vita quotidiana.

Il dialetto è anch’esso una lingua, da alcuni definita come una nobile lingua da conservare, comunque la nostra lingua, che molti ritengono in via di estinzione ma che grazie a cultori e appassionati come l’ospite della serata, Laura Nigro, resta ancora viva e vitale.
L’evento, ospitato al Frantoio Belfiore di Scapezzano ospitante, è stato aperto con una poesia in onore dell’olio scritta e recitata dalla stessa Nigro che ha proposto alcune significative poesie del suo repertorio. Interessante e divertente ascoltare il piacevole “intermezzo dialettale” attraverso il quale si sono espressi sentimenti, paure, amore ed emozioni della nostra città e dei nostri dintorni. A Laura Nigro è stata consegnata una targa ricordo quale omaggio al suo impegno e alla sua persona “appassionata del dialetto”.

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