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Senigallia, corteo di studenti contro i tagli alla scuola

Visita al liceo classico e al Pedagogico, striscioni sul tetto. Consegnata una lettera al dirigente Franceschini

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Corteo studentesco contro i tagli alla scuola pubblicaNuovo corteo per il Collettivo Studentesco Zenit di Senigallia. Nella mattinata di venerdì 6 novembre è stata organizzata la prima manifestazione dell’anno scolastico 2009/10, “Contro la Gelmini. Contro la crisi! Riprendiamoci le nostre scuole!

Alle 8 gli studenti si sono ritrovati nel piazzale davanti al palazzetto dello Sport, per poi partire in un corteo molto partecipato, che ha attraversato le principali vie cittadine e il centro storico manifestando le ragioni della protesta contro i tagli alla scuola pubblica che ha recentemente messo in ginocchio diversi istituti anche a Senigallia.

Corteo studentesco al Classico "Perticari" contro i tagli alla scuola pubblicaArrivati al liceo classico Perticari, chiuso nei confronti dei manifestanti, una “delegazione” di due studenti è entrata per consegnare al dirigente scolastico una lettera firmata dagli studenti dell’istituto in cui si richiede trasparenza della situazione di crisi economica che sta vivendo la scuola, caso emblematico di Senigallia, viste le risorse pressoché a zero per proseguire qualsiasi attività scolastica.

Tre i dubbi che sono stati sollevati dagli studenti, i primi che li riguardano: se sarà possibile lo svolgimento dei corsi di recupero, il Piano dell’Offerta Formativa e le visite di istruzione.

Corteo studentesco: abbattute le reti di separazione tra istitutiDa qui è ripartito il corteo verso il campus: arrivati sotto la sede del Liceo Socio-psicopedagogico, gli studenti sono entrati nel giardino, per poi salire sul tetto della struttura dove è stato attaccato uno striscioneSiamo tutti sullo stesso tetto” in solidarietà ai precari di tutta Italia.

Intanto anche questa scuola è stata “blindata”: i manifestanti sono rimasti nel giardino dell’istituto. Lì, come nella manifestazione del marzo 2009, hanno abbattuto le reti che separano il Perticari e L’Istituto Tecnico Corinaldesi che, a detta del Collettivo, “limitano così lo spostamento degli studenti all’interno del campus scolastico, rendendolo simile ad una prigione, controllato da telecamere e reti e cancelli in successione, invece che un luogo di incontro per gli studenti”.

Corteo studentesco contro i tagli alla scuola pubblicaCorteo studentesco al pedagogico contro i tagli alla scuola pubblicaCorteo studentesco al Pedagogico contro i tagli alla scuola pubblica


Articolo e foto di Barbara Baldassari

Barbara Baldassari
Pubblicato Venerdì 6 novembre, 2009 
alle ore 16:05
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Commenti
Solo un commento
maurizio 2009-11-07 12:13:42
Stella Errante!!!
Chissà se prima di essere nominata, la Gelmini sapeva già che il suo ministero sarebbe stato in realtà un’appendice del ministero dell’economia e delle finanze: sorta di Cavallo di Troia usato dal governo per tentare di risanare i propri debiti, mascherando da riforma un sistema di tagli indifferenziato, foriero di un regresso senza precedenti nel mondo dell’istruzione del nostro Paese: la stessa Gelmini ha dovuto ammettere che il decreto comporta 7,8 miliardi di euro di tagli alla Scuola. Ormai solo tra i fedelissimi chiamano ancora “riforma” quello che in realtà si è rivelato un vero e proprio colpo di scure all’Istruzione Scolastica. Politici, sindacalisti, insegnanti, precari, da tempo dicono la loro sui giornali e in tv, ma sempre più di rado si fa riferimento ai contenuti del decreto, al punto che da pochi giorni qualcuno ha sostituito il concetto di “maestro unico” con quello di “maestro prevalente” del quale, nel decreto non c’è nessuna traccia: http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/testo_int.asp?d=40106. Quello che colpisce, oltre al Titolo: “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università“; sono le Premesse: “Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di attivare percorsi di istruzione di insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali…”. E come direbbero a Napoli: Cà nisciuno é fesso!!!!
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