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Senigallia: Soddisfare l’acquolina a “Pane Nostrum” si può!

Due le aree riservate al palato: "Il pane in cucina" e "Mediterraneo da assaggiare"


Pane Nostrum 2006 SenigalliaGirando tra le tante appetitose inebrianti proposte di "Pane Nostrum", festa internazionale del pane a Senigallia dal 14 al 17 settembre, è inevitabile che venga fame. Per soddisfare le voglie del palato dunque due aree della festa destinate al desinare. Il ristorante "Il pane in cucina" ai giardini della Rocca Roveresca e "Mediterraneo da assaggiare" in piazza del Duca.
Gnocchi di pane al ragù marchigiano, panocchie in panzanella, minestra di legumi con crostini di pane fritto, passatelli in salsa di mare, verdure gratinate, persino un delizioso tiramisù. Tutte queste prelibatezze con pane raffermo? Ebbene sì. Grazie a "Pane Nostrum" sarà possibile scoprire l’antica e ancora valida, nonché gustosissima, sapienza contadina del riutilizzo del pane raffermo.
Dalle 19 alle 23 ai giardini della Rocca Roveresca sarà aperto il ristorante "Il Pane in cucina" dove i docenti e gli studenti dell’Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia mostreranno l’arte del riutilizzo del pane in tutte le sue possibili varianti. Non si butta via niente, era il motto contadino. Bando allo spreco dunque. Pensate dallo Chef Vittorio Serritelli, le ricette proposte si basano sul riutilizzo di pane raffermo nella preparazione di un intero pasto, dal primo al dolce.
Tra le possibilità per soddisfare l’acquolina vagando tra le tante proposte di "Pane Nostrum”", oltre al ristorante "Il pane in cucina" c’è anche l’area "Mediterraneo da assaggiare" allestita in Piazza del Duca. Quest’anno infatti la manifestazione è dedicata al grande bacino del Mediterraneo e alle sue mille culture che passano anche attraverso le diverse preparazioni del pane, alle forme ai sapori agli aromi. L’area sarà aperta dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 24. Si potrà scegliere tra Pane e Panelle (tipico cibo da strada palermitano che si trova ancora nei mercati come "a Vucciria", il pane di grano duro con le "panelle" ovvero tavolette di farina di ceci fritte. Anni addietro, era anche una merenda che le mamme davano ai loro bambini a scuola); il Pane Guttiau, ricetta della Sardegna realizzata mettendo a strati il pane carasau bagnato con del brodo e sugo di pomodoro, pecorino grattugiato… e poi il Pane Napoletano i’mbottuto (pagnottella napoletana, svuotata della mollica e farcita con verdure e formaggio e poi tagliata a fette); Tra le leccornie che si possono assaggiare a pranzo a merenda o a cena ci sono anche panzanella gratinata "cacio e pere", crostoni di pane casareccio: "bottarga e olio", "alici e capperi", "cozze e vongole", bruschette con fichi all’aceto balsamico. Un occhio anche ai prodotti del territorio marchigiano di cui saranno proposti focaccia e salumi di Frattula, focaccia con erbe e pecorino, zuppa di farro alle erbe aromatiche e per dessert, tozzetti e vin santo.
Bon Appetit!

Alessandro Piccinini
Pubblicato Venerdì 15 settembre, 2006 
alle ore 16:34
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