Tra luminarie da 170.000 euro, un flash mob contro economia di guerra, per stato di diritto
L'iniziativa ha emozionato e coinvolto il centro storico di Senigallia

Si è svolto sabato 29 a Senigallia il flash mob, “Fuori la guerra dalla storia” organizzato da diverse associazioni e collettivi, Rete femminista Marche molto + di 194, Collettivo Transfemminista Ortica, Anpi Senigallia, Spazio Autogestito Arvultura, Factory Zero Zero, Libera e Pedalata Senigallia.
La prima tappa di questa iniziativa, che attraverserà varie città della nostra Regione. Il 6 dicembre sarà a Jesi.
Un lavoro corale che ha emozionato la comunità e tutt* l* passant* che si sono fermat* a guardare e partecipare. Un momento comunicativo e politico in cui coreografia, istallazione e musica hanno ribadito l’importanza di lottare per contrastare lo smantellamento dei diritti, la privatizzazione della sanità e la militarizzazione della scuola. L’economia del riarmo è stata rappresentata visivamente con due colonne nere, piene di cartelli che descrivono l’impatto che questa avrà sulle vite di tutte e tutti. Scuola e sanità, da sempre pilastri della democrazia, saranno depauperate e svuotate del loro valore sociale. In un secondo momento le colonne sono state buttate giù, dalla collettività, dalle attiviste e ricostruite in una geometria colorata su cui si è svelato un grande disegno, di un’artista senigalliese, che ritrae l’idea di una comunità di cura, orizzontale e garante dei diritti di tuttǝ. Il pannello è stato poi riempito di rivendicazioni. È stato questo un momento di grande partecipazione, anzian*, giovan*, adult* e bambin*, hanno attaccato insieme i cartelli che descrivevano una società altra. Le persone, insieme, hanno creato un movimento, rappresentante il dissenso del presente e il desiderio di ricostruzione di uno scenario nuovo, che ha commosso i più.
Il flash mob, ben riuscito, è stato capace di rompere l’illusione del presente, creando uno spazio di realtà all’interno di una piazza circondata da addobbi pacchiani, esagerati e soprattutto molto costosi (si leggono cifre imbarazzanti), in una città che ha smesso di investire sul sociale e che è vetrina di eventi discutibili e lontani da ogni idea di cura. Un teatrino d’oro (o meglio di plastica) costruito per garantire le compere natalizie, che saranno probabilmente vissute con leggerezza da pochi, in una Senigallia che si porta il peso, tra i tanti, di una crisi abitativa importante.
Arrivare in piazza con il flash mob, non è stato semplice perché il Comune di Senigallia, preoccupato per l’accensione delle luminarie natalizie, nonostante l’autorizzazione del Commissariato, non ha visto di buon occhio la sovrapposizione dei due eventi, chiedendo di rimandare, a due giorni dalla data pubblicizzata. Un atteggiamento scorretto vista anche l’atmosfera natalizia comprata a caro prezzo, ma non tutto è in vendita e una parte di Senigallia sabato lo ha ribadito!
dagli organizzatori






























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