“Dispiace e amareggia la mancanza di coraggio dimostrata da parte del governo regionale nel negare solidarietà e diritti verso il popolo palestinese”
Andrea Nobili attacca la totale indifferenza della Giunta regionale

“Dispiace e amareggia la mancanza di coraggio dimostrata da parte del governo regionale nel negare solidarietà e diritti verso il popolo palestinese”.
È il commento del consigliere Avs Andrea Nobili, dopo la bocciatura della risoluzione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, che lo stesso Andrea Nobili, affiancato dalle mozioni di Maurizio Mangialardi e Marta Ruggeri, ha presentato per conto della minoranza alla seduta del Consiglio regionale del 25 novembre. “La Regione Marche ha competenze e responsabilità in materia di pace e di cooperazione internazionale e tantissimi cittadini chiedono rispetto e garanzia dei diritti umani, per questo abbiamo presentato risoluzione per la Palestina, che oggi però è stata sbrigativamente respinta. Critico con fermezza questa scelta”. Nel suo intervento dal titolo “Riconoscimento dello Stato di Palestina e sospensione dei rapporti tra la Regione Marche e il Governo di Israele fino al pieno rispetto del diritto internazionale”, Andrea Nobili in apertura ha ribadito la profonda indignazione per i crudeli attentati del 7 ottobre 2024 compiuti da Hamas, “e nel ricordare la nostra amicizia col popolo ebraico, condanniamo pure la strumentalizzazione di questa tragedia da parte del governo israeliano, per perpetuare massacri verso civili inermi. È urgente il riconoscimento dello stato palestinese, per la dignità del suo popolo. Lo stesso scrittore israeliano Grossman ha definito quello in atto un genocidio – ha ricordato Nobili – e la deriva criminale intrapresa dall’esercito israeliano è stata più volte denunciata dalla società civile ebraica, mentre continuano le violenze nonostante la tregua in atto”. Nella sua mozione, il consigliere Avs ha chiamato la Giunta alla “presa di posizione davanti a violazioni gravi dei diritti umani e internazionali”, così come Nobili ha chiesto “la ferma condanna del terrorismo e della violenza posta in essere da Israele nella striscia di Gaza e in Cisgiordania, la sospensione delle relazioni con enti israeliani di qualsiasi tipo, collegate allo stato israeliano, salvo che con quelle realtà d’Israele che dialogano per la pace. Né possiamo intrattenere rapporti con realtà economiche israeliane coinvolte in azioni criminali contro la popolazione palestinese della striscia di Gaza. È necessario la sospensione dei rapporti diplomatici, fino al pieno adempimento delle risoluzioni umanitarie Onu”.


























Aggiungerei tutti gli attentati e massacri dal 1920 in poi, quando ancora non c'era lo stato di Israele, e aggiungerei poi, in casa nostra, l'attentato alla sinagoga di Roma (1982), i due a Fiumicino, la strage di Bologna, l'assalto all'Achille Lauro e tutti gli altri in giro per il mondo. E non è un caso se nessun Paese arabo li vuole: loro, a differenza dei sinistri nostrani, li conoscono bene, dopo che hanno tentato di distruggere la Giordania, sono riusciti a distruggere il Libano, all'epoca la più bella ricca civile e democratica nazione del Medio Oriente, in Kuwait hanno fatto il tifo per l'invasore Saddam eccetera.
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