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“Senza lustrini, senza paillettes, senza parrucche né make-up o tacchi a spillo”

"La drag queen Giovanni Montuori, in arte Lina Galore, venerdì 22 agosto presso il caffè del Foro, ha raccontato dell’arte drag"

Pittura edile Goffi - Trattamenti e soluzioni involucro edilizio - S. Maria Nuova

Senza lustrini, senza paillettes, senza parrucche né make-up o tacchi a spillo la drag queen Giovanni Montuori, in arte Lina Galore, venerdì 22 agosto presso il caffè del Foro, ha raccontato dell’arte drag, della realtà drag queen, di sé in una conversazione dialogo con un pubblico numeroso, variegato, attento e partecipe.

È stato accompagnato dalle sferzanti e acute provocazioni dell’attivista queer Adisa Raljević che lo ha sollecitato e integrato costantemente con domande, riflessioni e frammenti di vita personale. Giovanni Montuori ha fatto un’analisi approfondita dell’arte drag e della condizione drag queen esplorando i molteplici fattori che intervengono a dare una valenza politica e trasformativa a una attività di solito banalizzata come solo spettacolo o show. Numerosi gli elementi costituitivi di questa arte che contribuiscono a rompere schemi e gabbie performative della società rispetto al genere, al corpo, all’orientamento sessuale, all’etnia, all’età, alle abilità e a tanto altro. La soggettività, la famiglia, le istituzioni, la comunità, la cultura e la politica. Insomma, ha parlato di libertà, di come l’esperienza drag possa contribuire a promuovere un processo di cambiamento profondo e radicale. Con i suoi toni gentili, ma con fermezza e decisione, ha anche denunciato il rischio che questa arte possa essere inglobata e mercificata dal sistema mainstream. Solo la consapevolezza del valore politico produce cambiamento, rende visibile e possibile il diritto di ogni persona a essere e a vivere in sintonia con sé stessə e non in adesione a norme codificate esterne.
È stato bello vedere arrivare a poco a poco tante persone diverse per età, genere, orientamento che hanno abbracciato in un semicerchio virtuale lə ospiti, condividendo tematiche ed esperienze di cui non è facile parlare soprattutto in una piccola città di provincia come Senigallia. A conferma di ciò ci piace citare le esternazioni di gioia e di soddisfazioni di alcunə giovani a fine incontro che hanno accolto l’iniziativa come “l’unica e prima esperienza nelle Marche di spazio e confronto per persone non binarie”. Il collettivo Parliamone è consapevole di avere offerto alla comunità senigalliese una occasione di apertura su tematiche taciute e marginalizzate. La partecipazione e gli interventi hanno confermato il bisogno di questi momenti. Forse oggi abbiamo un po’ meno paura degli uomini vestiti da donne! Parliamone ringrazia in modo particole lə ospiti, tutte le persone presenti e intervenute con domande stimolanti e interessanti.
Grazie anche al Caffè del Foro che ci ha accolto e ha reso possibile quel clima di convivialità e relazione a cui noi teniamo in modo particolare.
A presto. Questa esperienza sostiene la nostra volontà di continuare in questa direzione per preparare altre iniziative e incontri.
da

Collettivo Parliamone

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 25 agosto, 2025 
alle ore 11:34
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