L’Estetica dell’Effimero: una follia di stile, cuore e arte alla Rotonda a Mare di Senigallia
Il bilancio della manifestazione è estremamente positivo e già si respira aria di svolta per l'edizione 2026

Si è appena conclusa a Senigallia, all’interno della suggestiva cornice della Rotonda a mare, la 14ª edizione de L’Estetica dell’Effimero, manifestazione famosa per spingersi oltre gli schemi, celebrare la bellezza e parlare di cultura in modo pop.
Il tema scelto quest’anno è stato la follia, vista come capacità di uscir fuori dagli schemi, di abbracciare la propria unicità e di intrecciarla con l’arte. Questa è stata il pretesto per portare in scena quattro serate di altissima qualità.
Il palco infatti ha visto alternarsi professionisti provenienti da percorsi differenti, ma accomunati dall’obiettivo di spettacolarizzare l’emozione. Ogni appuntamento ha portato una suggestione di epoche e personaggi, restituendo al pubblico una galleria di stati d’animo: dall’eco classico alle intuizioni moderne, dall’ironia pungente, alla delicatezza intimista. L’intensità dell’esperienza è stata amplificata dall’ambientazione marina, che ha fatto da contrappunto cromatico e sonoro alle performance, rendendo l’insieme un dizionario visivo ed emozionale.
Tra le presenze, meritano particolare attenzione i costumi artistici firmati dai fratelli Marconi, protagonisti al Carnevale di Venezia dal 1997. Una mostra che ha saputo intrecciare storia, tecnica sartoriale e poesia scenica. I tessuti hanno dialogato con la luce, creando una galleria di volti, silhouettes e micro-storie che hanno amplificato l’effetto performativo di ciascuna serata.
L’affluenza di pubblico è stata straordinaria, segno di una città che sa accogliere e applaudire l’arte in tutte le sue forme; eppure, nonostante la cornice di ferragosto, tra cene languide, feste in spiaggia e ritmi vacanzieri, lo spettacolo ha saputo mantenere una qualità costante, offrendo una proposta high-level anche a chi non rinuncia al mare e alla convivialità estiva.
Un ruolo chiave è stato svolto dai giovani dell’Associazione, capaci di mettere in scena frammenti di sé stessi: coreografie, monologhi e sfilate hanno mostrato coraggio, libertà espressiva e un profondo senso di comunità. Hanno dimostrato come L’Estetica dell’Effimero possa essere un momento di crescita, non solo estetica ma anche umana, per chiunque vi partecipi.
Il bilancio della manifestazione è estremamente positivo: un pubblico numeroso, una gradita conferma di sorpresa e apprezzamento, e una cornice artistica che si rinnova ad ogni edizione. Già si respira aria di svolta per il prossimo anno, con nuove prospettive di sviluppo e ulteriori passi avanti verso una maturazione artistica che continui a mescolare follia, identità e ricerca.
In chiusura, L’Estetica dell’Effimero si conferma come laboratorio di idee, piattaforma di confronto tra generazioni e laboratorio scenico capace di trasformare il breve eco di una serata in una memoria duratura. Una manifestazione che guarda al futuro senza rinunciare al proprio carattere provocatorio e frammentario, ma sempre capace di restituire al pubblico la bellezza effimera dell’arte.
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