Fondazione Città di Senigallia, bilancio 2024 in utile: “Ma la crisi non è superata” – VIDEO
Canafoglia presenta avanzo di 52mila euro, ma: "Serve svolta gestionale per futuro dell'ente. Debito con Autostrade pesa"

La Fondazione “Città di Senigallia” chiude il bilancio 2024 con un utile di 52.757 euro, confermando il trend positivo degli ultimi anni.
A presentarlo è stato il commissario straordinario, avv. Corrado Canafoglia, in una conferenza stampa in cui ha illustrato anche le sfide ancora aperte per l’ente.
Canafoglia ha illustrato e sintetizzato in questo video, realizzato da Alberto Olivieri per Senigallia Notizie, i contenuti della sua relazione e le proposte emerse per il futuro dell’ente.
Dopo anni difficili segnati da perdite pesanti, il commissariamento ha permesso una graduale ripresa. “Nei tre anni della mia gestione – ha sottolineato Canafoglia – l’ente ha ottenuto un incremento complessivo delle disponibilità per oltre 90 mila euro, senza ricorrere alla vendita del patrimonio né al depauperamento della cassa per coprire le spese correnti”. Tuttavia, nonostante i numeri positivi, la Fondazione non è ancora uscita dalla crisi.
Il nodo principale resta il debito con Autostrade per l’Italia, conseguenza di una soccombenza giudiziaria sull’indennità d’esproprio: dai quasi 15 milioni iniziali, oggi restano ancora da versare 6,8 milioni di euro, dopo un primo pagamento di 8 milioni. “È grazie a una trattativa condotta con determinazione – ha spiegato – che siamo riusciti a evitare il fallimento e garantire la continuità operativa dell’ente”.
Tra le questioni più delicate vi è il futuro delle due palazzine di proprietà della Fondazione. La Palazzina Nord, che ospita attualmente 47 anziani, non chiuderà: “Smentisco qualsiasi voce in tal senso. Stiamo lavorando per concentrare qui tutte le attività di accoglienza anziani”. Più complesso il destino della Palazzina Sud, oggi abitata da 10 cittadini colpiti dall’alluvione, che potrebbe essere riconvertita in un progetto diverso, in via di definizione: “Nonostante ostacoli e tentativi di boicottaggio, vogliamo dare una risposta importante alla città”.
Nel piano di risanamento rientra anche la valorizzazione del patrimonio immobiliare: Musinf, Orti del Vescovo e i terreni edificabili di via Cellini e via Arceviese verranno ottimizzati o alienati per contribuire all’estinzione del debito con Autostrade.
Non è mancata, infine, una riflessione sull’assetto gestionale della Fondazione. Canafoglia ha proposto una riforma profonda dello statuto, con l’introduzione di un CdA “misto”: 2 membri nominati dai dipendenti e 3 dal Consiglio comunale. “Il vecchio sistema di nomine esclusivamente politiche ha fallito – ha detto – ed è inaccettabile che soggetti privi di competenze gestiscano enti così complessi. Serve un consiglio con figure qualificate, un vero controllo del Comune e un amministratore delegato con poteri operativi”.
Il commissario ha annunciato che entro giugno 2026, data di fine mandato, lavorerà per chiudere la trattativa con Autostrade, portare a termine la valorizzazione degli immobili e porre le basi per un nuovo modello di gestione trasparente ed efficace.

























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