Nel corso di un’attività di monitoraggio condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Senigallia, sono stati individuati dieci proprietari di immobili che pubblicizzavano online locazioni turistiche brevi prive del prescritto Codice Identificativo Nazionale (CIN).

Gli annunci, diffusi principalmente attraverso piattaforme social, non riportavano il codice obbligatorio, elemento che ha destato l’attenzione degli inquirenti.

L’assenza del CIN, recentemente introdotto dal Ministero del Turismo per garantire trasparenza e legalità nel settore degli affitti brevi, costituisce una violazione amministrativa. Ai sensi della normativa vigente, la mancata esposizione o indicazione del codice negli annunci comporta sanzioni che possono andare da 500 a 5.000 euro, mentre l’assenza totale del CIN può comportare multe da 800 a 8.000 euro, a seconda alla dimensione dell’immobile e alla gravità dell’infrazione.

Nel caso specifico, le sanzioni comminate ai dieci proprietari ammontano a 1.600 euro ciascuna, corrispondenti al doppio del minimo imputabile per la violazione accertata.

Il Codice Identificativo Nazionale è obbligatorio per tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazioni turistiche brevi. La sua introduzione mira a contrastare l’evasione fiscale, prevenire le truffe ai danni dei consumatori e garantire standard minimi di sicurezza negli alloggi. Tra i requisiti per l’ottenimento del CIN vi è l’obbligo di dotare gli immobili di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio, nonché di estintori portatili conformi alle normative vigenti.

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle si inserisce in un più ampio contesto di controlli volti a garantire la regolarità del mercato delle locazioni turistiche, tutelare i consumatori e assicurare una concorrenza leale tra gli operatori del settore.