“Chiudete l’università, aprite gli occhi. Testimonianze dalla Serbia in rivolta”
Incontro ad Arvultùra Senigallia

Lo Spazio Comune Autogestito Arvultura organizza per venerdì 23 maggio alle ore 21.15 il seguente incontro: “Chiudete l’università, aprite gli occhi. Testimonianze dalla Serbia in rivolta”.
Ne parleremo in diretta online con Darija e Zeljko, attivisti di Led Art (collettivo di Novi Sad che promuove ideologia e arte, politica e performance, in un contesto urbano e in tempi turbolenti) e con Andreja Kargacin (danzatrice e attivista).
Belgrado – “Chiudete l’università, aprite gli occhi”, recita un cartello fuori dalla facoltà di filosofia dell’università di Belgrado, la capitale della Serbia. Le proteste in Serbia non hanno mai risuonato così forte, non in tempi recenti. A rimettere in moto la storia in Serbia è stato un evento a prima vista secondario: il crollo di una pensilina alla stazione di Novi Sad. La rabbia dopo il crollo che ha ucciso 15 persone ha accesso il malcontento contro il governo per appalti truccati, clientelismo e corruzione, dando inizio alle proteste. Il 22 novembre, però, il centro del dissenso diventa la facoltà di arte drammatica di Belgrado, dove gli studenti subiscono un’altra durissima repressione. Da allora è stato un crescendo: agli studenti si sono uniti i camionisti, le famiglie e si è creata una coalizione sempre più ampia contro il sistema di potere del presidente. Il risultato è stata la più grande manifestazione della storia della Serbia: fra 110.000 e 200.000 persone sono scese in piazza.
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