“La Consulta della Fotografia apre una serie di opportunità per valorizzare Senigallia”
L'intervento di Enzo Carli dopo l'istituzione decisa dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2025

La Consulta della fotografia, appena istituita dal Consiglio Comunale, può aprire ad una serie di opportunità che potranno valorizzare la Città della fotografia, rendendola più propositiva nella ricerca dei fattori di spinta della nuova generazione fotografica a cavallo tra la tradizione e il mutamento indotto dal nuovo corso della tecnologia visiva.
Attraverso la messa in comune delle proprie motivazioni, aspirazioni e bisogni, la fotografia può farsi il mezzo eccellente per riprodurre nuove codifiche e interpretazioni della memoria, dei sogni, dello spazio esistenziale, privilegiando la propria visione interiore. Il trasferimento avviene attraverso un progetto dinamico di fotografia che interagisce con il tempo, la cultura e le forme della civilizzazione. Una fotografia che è quindi una forma di atteggiamento critico e risolutivo che sviluppa la conoscenza e intervenendo sul percorso della rappresentazione figurativa per recupera la propria storia e tradizione.
Una Consulta per sviluppare nuove proposte, per costruire archivi, per esportare i risultati ottenuti. Lavorare nella storia con la storia e nella critica con la critica per recuperare la propria identità e cogliere le nuove corrispondenze dei pensieri mutanti.
Sentiamo la necessità di regolare la nostra ricerca con i mezzi a nostra disposizione, che sia uno strumento analogico per recuperare l’origine delle emozioni, digitale per velocizzare il pensiero luminoso. Le tecniche e le tecnologie possono anticipare la ricerca solo se non si è mai stanchi di realtà e di viaggiare nelle zone trascurate dell’anima affinché le immagini non siano solo ciò che vediamo ma ciò che immaginiamo di vedere.
Il ruolo del fotografo come un osservatore che si muove tra due mondi quello visibile e quello invisibile. Il suo compito è quello di testimoniare ma anche di interpretare. Nella fotografia contemporanea significa documentare la realtà dei territori di confine che spesso sono segnati dalla marginalità e dalla trasformazione sociale; dare voce alle persone che vivono queste esperienze sottolineando l’aspetto umano del passaggio; superare confini stessi spingendo la fotografia oltre il reportage per trasformarla in arte che stimola riflessioni profonde.
Enzo Carli


























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