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Da vittime divennero imputati per rissa, lesioni e furto: assolti tre giovani di Senigallia

Il Tribunale di Ancona dopo quattro anni di vicenda giudiziaria ha ribaltato l'impianto accusatorio della Procura

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Una vicenda giudiziaria durata oltre quattro anni si è conclusa con l’assoluzione piena per tre giovani senigalliesi, accusati ingiustamente di rissa, lesioni personali e furto. Il Tribunale penale di Ancona ha infatti riconosciuto l’estraneità dei tre ragazzi ai fatti contestati, ribaltando l’impianto accusatorio sostenuto dalla Procura.

I fatti risalgono al 30 ottobre 2020, quando, nei pressi della Rocca Roveresca di Senigallia, i tre giovani si trovarono coinvolti in un violento alterco con sei coetanei di nazionalità straniera. Secondo la ricostruzione difensiva, questi ultimi avrebbero affrontato gli italiani accusandoli di aver fissato insistentemente una ragazza del loro gruppo. Nonostante le spiegazioni fornite, la situazione degenerò rapidamente.

I tre italiani, infatti, vennero improvvisamente aggrediti con calci e pugni da parte del gruppo, che nel frattempo era aumentato di numero grazie all’arrivo di altri connazionali. In netta inferiorità numerica, i giovani senigalliesi subirono violenti colpi e non riuscirono a difendersi. Come se non bastasse, uno di loro fu derubato della collanina d’oro e del portafogli contenente del denaro.

Dopo l’aggressione, i ragazzi si recarono subito dai Carabinieri per sporgere denuncia e poi al pronto soccorso per ricevere cure mediche. Ma da vittime si trovarono ben presto trasformati in imputati: la Procura, infatti, non riuscendo a identificare gli aggressori, attribuì a loro la responsabilità della rissa, delle lesioni e del furto.

Una ricostruzione smentita in aula grazie all’attività difensiva condotta dagli avvocati Corrado Canafoglia, Ruggero Tommasi e Fabiano Ippoliti. Il giudice Cola ha accolto le loro tesi, dichiarando il non luogo a procedere: il reato di rissa non sussiste e quelli di lesioni e furto sono stati commessi da terzi.

“La vicenda è surreale, poiché tre persone vengono aggredite e derubate, ed invece di trovare i responsabili si trovano imputati di reati che essi stessi hanno subito. Oggi il tribunale ha posto finalmente fine ad una vicenda giudiziaria incomprensibile che si protrae da oltre quattro anni” ha dichiarato l’avv. Corrado Canafoglia, che ha condotto indagini difensive fondamentali per far emergere la verità.

L’avvocato ha poi lanciato un monito alla comunità locale: “Dall’istruttoria del processo è emersa una situazione che dovrebbe far riflettere l’intera comunità sulla presenza di vere e proprie bande di giovani concentrate in alcune zone della città, che usano la violenza verso i coetanei quale modo di divertirsi. Occorre una riflessione generale, ma soprattutto un intervento concreto.”

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