Assemblea della sezione ANPI di Senigallia
"Come ANPI abbiamo chiesto al nostro sindaco di ripristinare il Comitato delle celebrazioni del 25 aprile"
Venerdì 15 marzo si è tenuta l’assemblea degli iscritti all’ANPI Senigallia. L’evento si è aperto con la relazione politica introduttiva del presidente Leonardo Giacomini, seguita e integrata da un contributo di carattere più organizzativo di Mabel Morri. Si è poi svolto un intenso dibattito tra i numerosi presenti, con posizioni in alcuni casi anche molto accese su cui comunque si è riusciti alla fine a trovare una sintesi.
La prima parte della relazione è stata dedicata agli attuali scenari internazionali, sottolineando l’inadeguatezza del lavoro delle diplomazie, incapaci di individuare percorsi negoziali efficaci a causa della mancanza di una volontà politica vera di arrivare alla pace. In tal senso è stato espresso apprezzamento per l’impegno e le parole usate da Papa Francesco col Presidente ucraino Zelensky, quasi voce nel deserto col suo richiamo alla necessità di riconoscere dignità alla bandiera bianca, in nome dei troppi sacrifici richiesti ai popoli sconvolti dal conflitto.
In riferimento a quanto accade in Medio Oriente, Giacomini ha sostenuto che pur condannando quanto avvenuto il 7 ottobre, “atto che va assolutamente condannato e non può essere per alcuna ragione giustificato”, non è comunque accettabile “la rappresaglia fuori misura che ha scatenato una guerra orrenda verso un intero popolo che ha diritto di avere un suo Stato, lo attende da decenni”. Anche qui il riferimento è alla comunità internazionale colpevolmente incapace di farsi carico, di “puntare i piedi per ottenere uno stato palestinese”.
Venendo alla situazione del nostro Paese, il presidente ha richiamato l’assemblea a vedere come, in una situazione di crisi dello stato sociale, della sanità pubblica “sempre più lontana dai cittadini” e di un precariato sempre più diffuso nel mondo del lavoro, la risposta non possa essere quella di ricompattare l’opinione pubblica, i cittadini sui valori del nazionalismo e del sovranismo e occorra contrastare fortemente le tendenze autoritarie che vogliono garantire tali percorsi. Il riferimento è alle riforme costituzionali proposte dal governo Meloni, il premierato e l’autonomia differenziata delle regioni. In tal senso, sprona Giacomini “essere antifascisti oggi significa essere contro il razzismo, il nazionalismo e contro chi approfitta della crisi sociale per dividere il paese, farlo regredire politicamente, culturalmente, moralmente”. E ancora “essere antifascisti oggi è molto più che fare memoria. Significa adattarla questa memoria ai tempi che viviamo e ai nuovi pericoli. Ricordiamoci sempre che la Costituzione Italiana “non è afascista” ma antifascista”, quindi l’antifascismo è un obbligo costituzionale. Per questo, ha concluso Giacomini, “come ANPI abbiamo chiesto al nostro sindaco di ripristinare il Comitato delle celebrazioni del 25 aprile – che è una Festa Nazionale, occorre ricordarlo? – coinvolgendo e dando spazio l’associazionismo a tale evento collegato”.
È stato proprio quest’ultimo aspetto, il rapporto con l’attuale Amministrazione Comunale, ad aver suscitato un acceso dibattito tra i partecipanti. Mentre la prima parte della relazione introduttiva, quella generale, è stata sostanzialmente condivisa e anche integrata da alcuni interventi, nella seconda parte è emersa una forte critica da una parte della platea a quella che è stata considerata un’eccessiva cautela nella ricerca di una interlocuzione con gli attuali sindaco e giunta. Se costoro hanno ridimensionato, con la volontà di svuotarla, la festa del 25 aprile, riducendola ad un breve e mesto rito formale, e data anche la presenza tra di loro di esponenti di non chiara cultura antifascista, perché cercare ancora un confronto? Su quali basi? La decisione scaturita da tale confronto è stata quella di attendere e valutare la risposta che verrà dal sindaco, dalla quale dipenderà la forma della partecipazione dell’ANPI ai momenti ufficiali ai quali non si intenderà comunque rinunciare.
Intanto è partita l’organizzazione della Festa della Liberazione che ormai da diversi anni l’ANPI tiene il pomeriggio del 25 aprile al Foro Annonario, con momenti conviviali di musica e cultura. Questo evento farà parte di un pacchetto di iniziative di vario tipo, illustrato da Mabel Morri, che saranno occasione di crescita e confronto per chi è interessato. Tra queste ricordiamo:
– 6 aprile: la cena del tesseramento alla Casa del Popolo di Roncitelli;
– 23 aprile: una lezione di Gianfranco Pasquino su Costituzione e Premierato;
– 24 aprile: la passeggiata antifascista in onore di Giacomo Matteotti;
– 12 maggio: ANPI in Viaggio alle Fosse Ardeatine e Museo di via Tasso;
– 25 luglio: la Pastasciutta antifascista;
– in autunno a casa Matteotti, Fratta Polesine;
e tanti altri incontri, passeggiate e presentazioni di libri che via via verranno comunicati.
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