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A Senigallia in scena “Le sfacciate meretrici”

Venerdì 9 febbraio verrà ricordata grazie al Centro Cooperativo Mazziniano la proclamazione della Repubblica Romana del 1849

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Locandina dello spettacolo "Le sfacciate meretrici"

Venerdì 9 febbraio cadrà il 175° anniversario della proclamazione della Repubblica Romana del 1849, ovvero di uno Stato democratico, laico e repubblicano in una Europa dominata da monarchie e da regimi autoritari.

Democratico perché i suoi rappresentanti erano stati eletti a suffragio universale maschile (le donne non parteciparono solo per consuetudine giacché l’articolo 8 del decreto di indizione delle elezioni per l’Assemblea Costituente dichiarava che erano elettori tutti i cittadini dello Stato che avessero compiuto i ventuno anni).

La vita della Repubblica fu breve (cessò infatti il 4 luglio) e a determinarne la fine furono gli eserciti di Francia, Austria, Regno delle due Sicilie e Spagna intervenuti per ripristinare il potere temporale del Papa. Quest’anno il Centro Cooperativo Mazziniano “Pensiero e Azione” ricorderà questo fondante avvenimento ( sempre colpevolmente marginalizzato) della storia dell’unificazione italiana, all’interno della rassegna “In scena senza scena” curata da Mauro Pierfederici ed Alessio Messersì.

Le sfacciate meretriciCon il contributo del Centro Cooperativo Mazziniano infatti verrà proposta la rappresentazione teatrale “Le sfacciate meretrici”, di Chiara Bonome, ad opera della prestigiosa “COMPAGNIA ATTORI & TECNICI” del teatro Vittoria di Roma.

La storia racconta dell’importante ruolo avuto dalle donne durante i mesi della Repubblica: donne che non solo combatterono con coraggio ma che riuscirono a gestire, coordinate dalla principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso, tutta l’organizzazione sanitaria anche con la creazione di un corpo infermieristico di trecento donne di ogni ceto sociale per l’assistenza dei feriti. Caduta la Repubblica l’ultimo Papa Re nella enciclica “Noscitis et Nobiscum” dell’ otto dicembre 1849 apostrofò le infermiere, già scomunicate, con il volgare epiteto che dà il titolo allo spettacolo perché “…più di una volta gli stessi miseri infermi già presso a morire, sprovveduti di ogni conforto di Religione, furono astretti ad esalare lo spirito tra le lusinghe di sfacciate meretrici”.

A Pio IX rispose con tono pacato ma fermo la Belgioioso ricordando che “…quelle donne erano state per giorni e giorni al capezzale dei feriti, non si ritraevano davanti alle fatiche più estenuanti, né agli spettacoli e alle funzioni più ripugnanti, né dinanzi al pericolo, dato che gli ospedali erano bersagliati dalle bombe francesi. Nessuno poteva rimproverare a quelle donne un gesto meno che decoroso e casto”.

Lo spettacolo certamente emozionante sarà anche momento di riflessione sull’importanza del ruolo femminile, ampiamente sottovalutato, nella costruzione dello Stato nazionale italiano.

La rappresentazione si terrà all’Auditorium San Rocco venerdì 9 Febbraio alle 21,15 ed il biglietto, 13 euro, potrà essere acquistato anche sul posto dalle ore 20.

La notte del 9 febbraio come da tradizione repubblicana e mazziniana le finestre del Centro Cooperativo Mazziniano in via Chiostergi saranno illuminate da lumini per ricordare la proclamazione della Repubblica Romana.

da Centro Cooperativo Mazziniano

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