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Un’originale anteprima martedì 27 giugno a Senigallia per la Maratona Bach 2023

Al San Rocco, "Non sempre ciò che viene dopo è progresso": concerto di invito a Bach, con un po' di Manzoni

Maratona Bach 2023

La Maratona Bach di quest’anno (scarica il programma in PDF) ha un’anteprima decisamente originale, nell’approccio e nella proposta musicale. Il concerto di invito a Bach, con un po’ di Alessandro Manzoni, vede protagonista il M° Ilenia Stella, pianista e si terrà martedì 27 giugno 2023, alle ore 18.30, all’auditorium ‘San Rocco’ di Piazza Garibaldi a Senigallia. Voce narrante, Alessandro Moscatelli.

Il titolo ‘Non sempre ciò che viene dopo è progresso’ è una suggestione che la pianista ha avuto di recente durante la sua partecipazione a ‘Piano city’, evento musicale tenutosi a Milano, dove si sono ricordati i 150 anni dalla morte dello scrittore. È la stessa pianista a raccontarci come ha costruito il programma del suo recital: “Non sempre ciò che viene dopo è progresso, celebre frase di Manzoni, mi ha sollecitata nel chiedermi se la musica dopo Bach sia stata o meno un progresso rispetto a quanto lui ha composto. Penso sia stata piuttosto un’evoluzione e quanto proporrò all’avvio della Maratona di quest’anno vuole essere una continua citazione di un autore dentro un altro autore”.

Nulla si crea da nulla e in questo pomeriggio musicale saremo invitati a considerare proprio la continuità della creazione artistica nel tempo, accanto all’originalità e alle peculiarità di ogni singolo autore. Si parte dal Concerto secondo il gusto italiano di Bach, che come dice il titolo stesso, è una rivisitazione dello stile italiano rielaborato dal genio tedesco rispetto al suo sentire. Bach ci propone un concerto in stile barocco, come avrebbero potuto fare Vivaldi, Corelli, Marcello, da cui lui stesso trae ispirazione. Si prosegue con lo Studio n. 5 di Brahms, una trascrizione della Ciaccona di Bach per sola mano sinistra; poi una trascrizione di Ferruccio Busoni del Corale op. 122, n. 10 di Bramhs. Conclude il il programma la trascrizione, ad opera del compositore tedesco, del Concerto in re minore– per oboe e orchestra di Benedetto Marcello.

“Vorrei celebrare la capacità dell’essere umano di fare passi in avanti, ispirandosi a ciò che è stato di più significativo prima di lui. Si tratta infatti di prendere a piene mani la creazione artistica più bella e aggiungere un nuovo sguardo, un contributo peculiare, una nuova riflessione che rende quel contenuto – già eterno in sé – un ulteriore dono per la crescita dell’umanità”.

Ingresso libero

da Scuola di musica Bettino Padovano

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