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Yemen Perchè: iniziativa di sensibilizzazione della Scuola di Pace di Senigallia

Presidio in piazzetta Doria il 30 novembre, 1 e 2 dicembre per non dimenticare una "guerra nascosta"

Yemen perchè - Presidio a Senigallia

La Scuola di Pace “V. Buccelletti” del Comune di Senigallia, da sempre impegnata a tenere alta l’attenzione sui conflitti e sulle situazioni di criticità nazionali e internazionali, organizza per i giorni 30 novembre, 1 e 2 dicembre (ore 18-20, Corso 2 Giugno, piazzetta Doria) un presidio di sensibilizzazione sulla guerra in Yemen e sulla conseguente emergenza umanitaria.

La guerra civile che si sta combattendo nel paese della penisola araba tra il governo del presidente Hadi e i ribelli Houthi è solo apparentemente una “guerra lontana”: in realtà questo conflitto chiama in causa la responsabilità dei paesi occidentali come gli Stati Uniti, il Regno Unito ma anche l’Italia, che vendono armi all’Arabia Saudita, direttamente coinvolta. Dal 2015 infatti a sostegno di Hadi si è schierata una coalizione di nazioni sunnite guidata dal potente Stato alleato degli Stati Uniti, che combatte i ribelli sciiti sostenuti dall’Iran.

Yemen perchè - Presidio a Senigallia - locandinaI bombardamenti della coalizione e gli scontri che proseguono ininterrottamente ormai da tre anni hanno causato in quello che era già il paese più povero di quest’area la morte di migliaia di civili, ai quali si aggiungono le vittime delle epidemie -in particolare di colera- e delle carestie. I dati del WFP (World Food Programme) riferiscono di 18 milioni di yemeniti che si trovano oggi in condizioni di “insicurezza alimentare”.

Come sempre accade, a pagare il prezzo più alto sono i bambini: secondo Save The Children, sulla base di una analisi di dati delle Nazioni Unite, sarebbero 85.000 le vittime della fame e delle malattie al di sotto dei cinque anni dall’inizio dell’escalation del conflitto, che vanno ad aggiungersi ai 2.400 minori uccisi dal 2015 ad oggi per cause legate alla guerra. La foto scattata dal premio Pulitzer Tyler Hicks a una bambina di sette anni, Amal, morta di fame qualche giorno dopo, ha riacceso solo momentaneamente nelle settimane scorse l’attenzione del mondo su ciò che sta avvenendo in questo paese.

La Scuola di Pace invita a non dimenticare questa guerra nascosta, questa strage che prosegue nella pressoché totale indifferenza e nel generale disinteresse mediatico.

A tale scopo invitiamo le persone a firmare l’appello promosso dalla rete per il disarmo per mettere fine alla vendita di bombe italiane all’Arabia Saudita.

L’appello è reperibile sul sito di Amnesty International: https://www.amnesty.it/appelli/le-armiitaliane-non-possono-continuare-distruggere-le-vite-dei-civili-yemeniti/

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