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Senigallia Bene Comune su esito Referendum e non solo: “il vento sta cambiando”

Il consigliere Giorgio Sartini: "Il Pd si sta sgretolando attraverso il voto"

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Caffespresso
Giorgio Sartini

In larga maggioranza gli italiani hanno votato NO al referendum costituzionale proposto a suon di  slogan da un governo nazionale a guida PD. Nel comune di Senigallia il dato definitivo è il NO al 53,21%, mentre il Sì si attesta al 46,79% con un’affluenza del 74,62%.


Senigallia Bene Comune è contenta dell’alta affluenza avuta, ancor più del risultato ottenuto dal NO, perché permette di valutare quale è la reale volontà del popolo sovrano ed è soprattutto indicativo della presa di coscienza, da parte dei cittadini che si sono recati alle urne, dei quesiti contenuti nel referendum e delle relative ricadute.
Il dato è significativo e va per questo commentato.

Innanzitutto il risultato non era così scontato perché le grandi televisioni e diversa carta stampata era a favore del sì come i cosiddetti  poteri forti in campo economico. Risultato importante dunque, che finalmente arresta l’arroganza e lo strapotere di un certo modo di fare politica dove conta solo l’uomo al comando e il decisionismo politico sempre e comunque.

Lo avevamo detto alcuni giorni fa e lo ribadiamo oggi con questo referendum, senza essere tacciati di dilettantismo o di “incapacità politica”, e cioè che l’attuale maggioranza di governo della città è in forte difficoltà e il dato locale lo conferma. Il ‘piccolo’ grande potere consolidato in quarant’anni di PCI-PDS-PD insieme alla sinistra “radical chic” si sta sgretolando in modo democratico: con il voto. Non sono eccezioni o errori di percorso ma sta fallendo un modus operandi.

La coalizione Mangialardi ha perso nelle ultime due tornate elettorali circa 1290 voti, le ultime elezioni amministrative hanno dimostrato che al ballottaggio il PD perde; così come ha perso all’ultimo referendum consultivo di fusione per incorporazione, assurdo nella forma e nella sostanza, che sonoramente ha detto no a Mangialardi e alla sua giunta.

Infine in ordine di tempo il Ministero Economia e delle Finanze che attraverso precise e dettagliate contestazioni (ben 18!) ha messo in luce “errori procedurali” che i cittadini senigalliesi hanno il dovere di conoscere perché si tratta di denaro pubblico. Ricordiamo che i rilievi mossi dal Ministero sono gravissimi e vanno dal danno erariale, al favorire e rafforzare oligopoli e veri e propri cartelli, il tutto passando attraverso una amministrazione negligente del bilancio, una gestione degli equilibri di bilancio inappropriata, “perdendo il controllo dell’effettiva situazione della propria cassa” a seguito di una gestione dei flussi tra Tesoriere e Ragioneria invertita rispetto a quanto previsto dalla norma.

Altro che controlli di routine. Ci pare evidente che il vento sia decisamente cambiato e in favore di un processo più democratico dove le clientele, i poteri forti debbano necessariamente finire per lasciare spazio al bene comune. Il dilettantismo politico è nelle parole di chi lo pronuncia… mai profezia fu più vera e il tempo, essendo galantuomo, lo sta pian piano dimostrando.
Gutta cavat lapidem…la goccia perfora la pietra dicevano gli antichi.

Da parte nostra continueremo, senza piegarci, a vigilare affinché ciò che accade nei palazzi comunali possa scendere tra la gente.

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