SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Approvata la variante al piano degli arenili: Senigallia sceglie il decoro d’inverno

Strutture sempre in spiaggia per un lungomare vivo tutto l'anno

4.928 Letture
commenti
Teatro Portone - Corsi teatro e scuola musical 2016/17 - Tocca a Noi, 9 ottobre 2016 - Senigallia
Adozione definitiva piano degli arenili: Maurizio Memè e Maurizio Mangialardi

E’ stata approvata in via definitiva dalla giunta senigalliese la variante 2016 al piano degli arenili. Un variante per favorire la destagionalizzazione e che prevede – come già si sapeva dal marzo scorso – la possibilità di far rimanere alcune strutture sulle concessioni demaniali anche durante i mesi invernali, a patto che vengano mantenute soprattutto decoro e fruibilità della spiaggia di velluto.

“La spiaggia è una vetrina per la città – spiega il vicesindaco e assessore all’urbanistica Maurizio Memèper cui chiediamo solo che si faccia attenzione al decoro perché chiunque usufruisca del litorale in inverno si trovi davanti una situazione di cura e attenzione per il demanio che è di tutti, come se fossimo ad agosto”.

La variante era infatti stata già approvata il 15 marzo 2016, poi erano state presentate alcune osservazioni dalle associazioni di bagnini; da lì si è passati in conferenza dei servizi con le controdeduzioni e infine si è atteso il parere vincolante di Regione e soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.

Osservazioni (e di conseguenza soluzioni) per mitigare la presenza di fenomeni erosivi, o ampliare il fronte della concessione di massimo tre metri a parità di superficie concessionata; o come per i rimessaggi, che potranno modificare nella stagione invernale l’area di sedime per salvaguardare le imbarcazioni dalle mareggiate.

Un lungomare vivo e dinamico, usufruito durante tutto l’anno e dove sono vietati i brutti magazzini all’aperto con le strutture estive accatastate e magari ricoperte di involucri disomogenei e, a volte, anche pericolosi.

Il problema è che questa variante arriva nel momento in cui gli operatori balneari hanno già terminato i lavori per la sistemazione delle aree demaniali concesse, con il rischio quindi di dover rimettere mano nuovamente sulle strutture per adeguarsi ai criteri contenuti. “In realtà la situazione contenuta nel piano è ben nota da marzo – spiega Memè – sia agli operatori balneari sia alle associazioni di categoria con cui ci siamo incontrati, quindi non ci sono sorprese. Non obbliga a mantenere le strutture, ma ne dà la possibilità. Gli operatori potranno scegliere liberamente anche di smontare tutte le attrezzature, oppure solo alcune. A tutti, però, sarà chiesto di tutelare l’arenile garantendo la qualità dell’architettonica delle strutture. A partire dalla seconda metà di novembre, infatti, saranno avviati i controlli per verificare che le disposizioni previste dal Piano siano applicate”.

In questi giorni, gli uffici competenti stanno già diffondendo tra i vari operatori un apposito vademecum con le istruzioni per la corretta applicazione del Piano.

Per tutte le informazioni necessarie, prima che si passi ai controlli e alle eventuali sanzioni, ci sarà un periodo utile (fino a metà novembre) per informare gli operatori delle situazioni da correggere. Come, ad esempio, le lamiere usate come parasabbia: oltre all’estetica poco curata, sono pericolose per chi accede al mare d’inverno.

Commenti
Ci sono 8 commenti
fra77 2016-10-11 17:03:57
Secondo me in inverno nella spiaggia non deve rimanerci nulla e poi finiamola con questo "consumo" di spazio che è di tutti e non proprietà privata di operatori del settore. Di spiaggia ne è rimasta ben poca. Speriamo che il comune e gli addetti controllino che non ci sia scempio come ogni anno,dove in pratica la spiaggia sembrava un deposito a cielo aperto di tutto e di più. Uno schifo. Guardate come son messi alcuni stabilimenti questi giorni. E poi i bagnini non chiedano danni in caso di mareggiate visto che decideranno di lasciar tutto in spiaggia.
Gnagnolo
Gnagnolo 2016-10-11 19:06:25
Il decoro d'inverno è come la buona scuola.
mik76
mik76 2016-10-11 23:40:15
No, ma sia ben chiaro....Monachesi non c'entra niente.....sicuramente avrà già tolto tutte le sue strutture ignaro di questa variante....o forse no???? A Voi elettori del ciuffo una domanda: non siete stanchi di essere presi per il c....?
BlackCat
BlackCat 2016-10-12 09:58:46
La variante per il partito dei Bagnini... Poi giustamente, come ricordava fra77, cosa succede in caso di mareggiata, chi paga i danni per le strutture lasciate in spiaggia? Aspettiamo la prima grossa mareggiata....
Cristian 2016-10-12 13:58:14
fra77, mik, e compagnia bella: di quali risarcimento danni state parlando?conoscete il settore, oppure sparate a (...omissis...)? non mi risulta che siano mai stati pagati danni alle strutture balneari, ed io, ci sono passato tantissime volte.. Inoltre, disgraziati come me che hanno subito l'alluvione, non hanno visto un centesimo, figurati se ci sono i soldi per ripagare i danni alle mareggiate ai bagnini?! informatevi ogni tanto prima di dare fiato alla bocca.
BlackCat
BlackCat 2016-10-12 16:21:48
@ aurelia: grazie per la precisazione, meglio essere chiari. Quindi se arriva una mareggiata che porta via il capanno e le attrezzature lasciate in spiaggia paga il solo il bagnino. Bene così. Io in spiaggia, d'inverno, non lascerei nulla.
fra77 2016-10-12 16:31:49
Chiarisco anche io: se non si è capito volevo dire che ogni volta che c'è una mareggiata i bagnini si lamentano sempre,ergo chiedono danni. Non ho memoria corta ed è capitato. Fortunatamente non gli è stato risarcito nulla.
mik76
mik76 2016-10-12 19:43:29
Cara Aurelia la invito a leggere meglio il mio post dove non troverà assolutamente traccia di alluvione e/o risarcimenti vari....comunque la mia intenzione era rimarcare che con lo squallido termine di decoro si maschera il più bieco fancazzismo degli operatori balneari finti imprenditori senigalliesi che non hanno voglia di smantellare le strutture (per l'antico motto lavora di meno e guadagna di più). Ricordo a inoltre che il ns assessorone, memore del principio dell'imprenditore per cui il guadagno è il suo, ma se ci si rimette bisogna pagare tutti, fu il primo a richiedere sgravi fiscali ed incentivi (solo per la CATEGORIA colpita dal disastro).
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura